Terremoto a Parma: Paura per lo Sciame Sismico, ma Nessun Danno Rilevato
Un'ondata di apprensione ha colto la città di Parma e i suoi dintorni a causa dello sciame sismico che si è abbattuto sulla Val Baganza parmense, culminando con una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 avvertita anche nella città emiliana durante l'ora di pranzo. Nonostante il timore, non sono stati riportati danni significativi.
L'evento sismico ha coinvolto diversi comuni della provincia di Parma, tra cui Langhirano, Calestano e Fornovo di Taro, registrando oltre 120 scosse dal 7 febbraio. Anche in Umbria si sono avvertite scosse, con a Spoleto magnitudo fino a 3.5 e la chiusura precauzionale delle scuole.
A Parma, la scossa ha colpito anche i piani bassi dei palazzi, ma fortunatamente senza causare danni significativi. Il sindaco Michele Guerra ha attivato l'Alert System per informare e monitorare la situazione. Nel comune di Calestano, epicentro del sisma, i residenti sono scesi in strada per alcuni minuti, ma nessun danno è stato segnalato.
Francesco Peschiera, sindaco di Calestano, ha confermato che la scossa è stata rapida e non ha provocato danni rilevanti, dichiarando che l'area è in stato di preallerta. Gli esperti dell'Ingv hanno sottolineato che la zona interessata è nota per la sua sismicità storica, con eventi simili verificatisi in passato, sebbene con magnitudo più elevata.
La sequenza sismica attuale ricorda altri eventi significativi nella storia della regione, come il terremoto del 1898 e quello del 1983. Tuttavia, secondo l'Ingv, la maggior parte delle sequenze sismiche termina entro pochi giorni o settimane, anche se in alcuni casi possono protrarsi più a lungo, soprattutto se si verificano terremoti più intensi. L'area coinvolta è classificata come a pericolosità sismica media, ma vicina a zone ad alto rischio sismico come la Val di Taro e la Garfagnana.
