Terremoto: al via il Processo Civile, famiglie chiedono 22,5 MLN

29 Settembre 2011   12:40  

E' durata mezz'ora circa la prima udienza al Tribunale civile dell'Aquila, relativa alla citazione di responsabilita' civile per una somma di 22 milioni e 500mila euro nei riguardi della Presidenza del consiglio dei ministri, citata dagli avvocati Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci, entrambi del Foro dell'Aquila.

Nell'udienza il magistrato Maria Bianca Serafini si e' riservata di provvedere sull'ammissibilita' e sulla rilevanza dei mezzi di prova. Oltre 300 i testimoni citati dai due avvocati aquilani tra cui anche ricercatori dell'Ingv. I due legali hanno presentato richieste di consulenze medico-legali per provare il danno biologico e le ripercussioni psico-fisiche subite dalle parti che hanno deciso di citare la Presidenza del consiglio dei ministri e dunque il premier Silvio Berlusconi in quanto la commissione Grandi rischi e' organo consultivo della Protezione civile che non ha personalita' giuridica ma e' emanazione della Presidenza del consiglio.

Cinque invece i testimoni citati dall'avvocatura dello Stato in rappresentanza del Consiglio dei ministri: l'avvocato Stefano Varone ha citato rappresentanti della Protezione civile locale.

Tra una decina giorni, il giudice dovrebbe sciogliere la riserva. L'azione legale fa riferimento alle richieste avanzate da una trentina di famiglie che hanno perso i propri cari in seguito al terremoto del 6 aprile 2009, ma soprattutto alle dichiarazioni rassicuranti rese da alcuni rappresentanti della Commissione grandi rischi nei giorni in cui L'Aquila era interessata da uno sciame sismico.

Sabato primo ottobre e' stata fissata la seconda udienza dibattimentale sempre a carico dei sette esperti della Commissione grandi rischi accusati di omicidio colposo. Si tratta di Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce.


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