Terrorismo, Silp Cgil, non indebolire presidi di frontiera

22 Gennaio 2015   12:47  

L'arresto di un albanese all'aeroporto di Catania "significa che i controlli, fino ad oggi, esistono e sono efficaci" ma cio' non toglie che "gli strumenti di contrasto vadano aggiornati dando attuazione alla risoluzione 2178/14 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al fine di reprimere le condotte volte ad agevolare il compimento di atti terroristici".

Ad affermarlo e' il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone, ribadendo la necessita' di "non indebolire i presidi di frontiera anche in area Schengen: il progetto di ridimensionamento degli uffici di frontiera marittima di Savona, Gioia Tauro, Messina e La Spezia va fermato con quello di rimodulazione della frontiera terrestre e aerea di Pescara, Brescia, Parma, Napoli, Gorizia e Torino".

Per Tissone, inoltre, e' opportuno "un ulteriore ripensamento sul versante della chiusura della Polizia postale e delle comunicazioni poiche' eventuali misure da adottare in tema di repressione di reati posti in essere attraverso lo strumento telematico, tra cui il fenomeno dei cosiddetti 'lupi solitari', abbisognano di interventi specifici che prevedano anche il reperimento di risorse come avvenuto recentemente in Francia attraverso lo stanziamento di ben 425 milioni di euro e l'assunzione di 2680 agenti per combattere il terrorismo".


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