Thailandia, finisce l'angoscia trovati vivi i ragazzi bloccati nella grotta

Forse passeranno mesi prima che possano uscire

02 Luglio 2018   13:28  

I 12 ragazzini dispersi da nove giorni in una grotta della Thailandia con il loro allenatore sono stati ritrovati e sono tutti vivi. Lo ha reso noto il governatore regionale. Gli sforzi per salvarli sono continuati incessanti. Una squadra di sub ha infatti lavorato tutta la notte per posizionare una corda nei cunicoli allagati della grotta di Tham Laung.
Narongsak Osottanakorn, governatore della provincia settentrionale di Chiang Rai dove si trova la grotta, ha riferito che il gruppo di giovani calciatori della squadra Moo Pa (cinghiale) - di cui fa parte anche l'allenatore dei ragazzi - è stato ritrovato da un gruppo di forze speciali della Marina. "L'ultimo rapporto della nostra unità dei Seal riferisce che si sono inoltrati oltre Pattaya Beach e li hanno trovati salvi tutti e 13", ha affermato, riferendosi ad una grande sala della grotta sotterranea. "Ciò non significa la fine della missione. Dobbiamo ora far defluire tutta l'acqua dalla grotta e portarli fuori".

I 12 ragazzini, fra i 11 e i 16 anni, erano dispersi dal 23 giugno quando avevano fatto un'escursione nella grotta di Thaum Luang assieme al loro allenatore. Davanti all'ingresso erano state ritrovate le loro biciclette. Successive piogge avevano allagato l'ingresso, bloccando i ragazzi all'interno e rendendo molto difficili i soccorsi.

Quel giorno, i 12 erano con il vice allenatore Nopparat Kantawong e con il quale avevano fatto altre gite durante gli allenamenti. L'allenatore capo, Nopparat Kantawong, era certo che lo spirito di squadra li avrebbe aiutati a resistere. "Si prenderanno cura gli uni degli altri altri", aveva detto, citato dai media thailandesi. Il più piccolo del gruppo, l'undicenne Chanin "Titan" Wibrunrungrueang, gioca a calcio fin dall'età di 7 anni. Il capitano della squadra è invece il 13enne Duangpet "Dom" Promtep.

Con il passare dei giorni oltre mille persone, con aiuti da dieci paesi, si sono impegnati nei soccorsi che hanno tenuto col fiato sospeso l'intera Thailandia, mentre dalla grotta non giungeva nessun segnale di vita. La speranza di tutti, e dei genitori che hanno atteso tutti questi giorni davanti alla grotta, era che i ragazzi avessero potuto trovare un rifugio all'asciutto.

Al campo base della grotta, vicino al confine con la Birmania all'estremo nord della Thailandia, una decisione ufficiale sul piano di azione non è stata ancora comunicata, ma è praticamente certo che il ritorno in superficie del gruppo non avverrà oggi. In precedenza l'esercito aveva  annunciato che potrebbero volerci oltre quattro mesi per riportare in superficie il gruppo. I tentativi di svuotare l'acqua dalla grotta Tham Luang con enormi pompe installate dai soccorritori hanno solo un limitato successo. Secondo un portavoce, i ragazzi - tutti tra gli 11 e i 16 anni - dovranno essere addestrati alle immersioni durante tutta la stagione delle piogge, che termina a novembre, e attendere che il rischio di precipitazioni scenda. Nel frattempo saranno nutriti e assistiti senza interruzioni, anche psicologicamente. Numerosi medici si sono già detti disponibili a trascorrere periodi con loro nel punto rialzato dove hanno trovato rifugio dall'acqua che ha inondato la grotta poco dopo il loro ingresso lo scorso 23 giugno.

I ragazzi sono in condizioni di salute stabili, e nessuno è in condizioni critiche, ha dichiarato  Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai, che dirige le operazioni di soccorso.



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