Tiberti a Costantini: ''Come si permette un pescarese a difendere Di Orio inquisito?''

22 Marzo 2012   16:45  

L'agguerrito professor Sergio Tiberti replica a al consigliere regionale dell'Idv che ha preso le difese rettore Ferdinando Di Orio sotto inchiesta per la vicenda dei capannoni dell'ex Optimes che sarebbero stati affittati all'indomani del sisma al doppio del prezzo di mercato per dislocare la facoltà di Ingegneria

''Non conosco il Sig. Carlo Costantini, non so che lavoro svolga: pare che sia domiciliato e abbia interessi sulla costa abruzzese, visiti L’Aquila in occasione delle trasferte per le riunioni di consiglio regionale sontuosamente gettonate, come consigliere regionale dell’Italia dei Valori,e sia contiguo all’indagato marsicano e compagno di partito prof. Di Orio. 

L’intervento del Costantini mi lascia molto perplesso. Ma nel suo partito, gli indagati non sono giustamente messi al bando dalla vita pubblica? 

E non è il suo partito quello che – almeno fino alle dichiarazioni del Costantini – ha pieno rispetto della Magistratura? Cosa sa il Costantini delle indagini della Procura aquilana, che certamente avrà svolto approfondite indagini e magari avrà trovato cose “strane strane” per dirla con l’on. Di Pietro? Ma come si permette dunque il pescarese Costantini di interferire così pesantemente nel lavoro della Magistratura aquilana entrando a gamba tesa in difesa pubblica di una persona indagata? Esiste forse una doppia o tripla morale giudiziaria? 

Se i giudici indagano i suoi avversari politici, vanno sostenuti: se indagano un suo sodale, vanno intralciati? E d’altra parte, non ci fu anche l’intervento di un terzo sodale, il compagno di partito Sen. Mascitelli, a difesa del Di Orio indagato per altri reati in un’altra vicenda che lo vede coinvolto, vicenda per la quale il Mascitelli è stato querelato per diffamazione ma si difende con l’immunità parlamentare?

Nel merito delle superficiali e sofistiche frasi dette dal Costantini sui locali nel post-terremoto, è evidente che il medesimo non conosce gli accesi dibattiti svolti in Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, in cui molti componenti hanno tentato di assicurare una oculata spesa delle risorse pubbliche; e in generale nulla sa di questioni dell’Ateneo aquilano, se è vero ad esempio che non si è curato di denunciare – come paladino posticcio dell’aquilanità -  il trasferimento ad Antrodoco della Fondazione universitaria, voluto dal Rettore Di Orio, che peraltro si è visto “regalare” dal Comune (alla ridicola cifra di 15 mila €) un terreno edificabile proprio in Antrodoco.

Quindi prima di accendere le sirene dell’ambulanza politica dedicata all’indagato Di Orio, il Costantini si documenti meglio e possibilmente si consenta il lusso di attendere , come noi, le risultanze dell’indagine dell’ottima Magistratura aquilana-Una cosa è chiara: io sto con i Magistrati.

E come direbbe l’altrettanto indagata (per altro reato) prof.ssa Cifone, buona porchetta tutti!''

Aveva scritto Costantini

''Sulla vicenda degli affitti dell’Università dell’Aquila qualcuno sta barando
Sulle accuse pubbliche relative alla disponibilita’ addirittura gratuita di capannoni nella fase dell’emergenza post terremoto che il Prof. Tiberti rivolge ormai quotidianamente al Rettore dell’Universita’ aquilana, colpevole secondo lo stesso Prof. Tiberti di non aver preso in considerazione queste opportunita’ e di avere preferito spendere centinaia di milioni di euro di affitti per i locali ex Optimes, qualcuno sta barando.O il Prof. Tiberti se, essendo organico all’Universita’ ed avendo saputo di queste opportunita’, analoghe a quelle dell’ex Optimes, non le ha intenzionalmente segnalate a chi di dovere, per fare in modo che sbagliasse (in questo caso la sue responsabilita’ sarebbero dal mio punto di vista ben piu’ gravi di quelle di chiunque altro).O il Rettore se, avendo avuto segnalazione della disponibilita’ gratuita o quasi gratuita, come sostiene il Prof. Tiberti, di questi capannoni, non l’ha sfruttata, preferendo ricorrere ad un onerosissimo contratto di locazione (ed in questo caso, invece, sarebbero evidentissime e gravi le responsabilita’ del Rettore).Una terza opzione non esiste, salvo quella, che non voglio neppure prendere in considerazione, che il Prof. Tiberti si sia inventato tutto e che all’epoca dei fatti non abbia potuto segnalare al Rettore ed alle competenti strutture tecniche dell’Universita’ queste analoghe disponibilita’, alternative ai locali dell’ex Optimes ed addirittura gratuite, semplicemente perche’ non esistevano.Troppo semplice capire chi tra i due non e’ in buona fede; talmente semplice che e’ meglio parlare di altro!''



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