20 Febbraio 2010 11:54
Antonio 'Tony' Maiello vince a sorpresa la categoria "Nuove generazioni" del Festival di Sanremo 2010. A sorpresa, perchè la canzone non sembrava un granchè e, oltrettutto, l'emozione lo aveva fatto cantare probabilmente al di sotto delle possibilità. Ma, forse, il volto già noto al grande pubblico lo ha aiutato, una volta che il suo destino era nelle mani del televoto. I telespettatori, insomma, hanno deciso di premiare quella faccia da bravo ragazzo, ormai da tempo entrata nelle loro case.
Il ragazzo, nato a Castellammare di Stabia il 15 marzo del 1989, aveva, infatti, già partecipato alla seconda edizione di X-Factor, arrivando fino alla serata finale ma classificandosi solo al quarto posto. Aveva anche provato in precedenza a fare le selezioni per entare ad Amici (siamo nel 2007). Tony non riuscì nell'impresa di entrare nella prestigiosa accademia di Maria De Filippi, eppure l'appuntamento con il successo è stato rimandato solo di qualche anno.
La sua passione per la musica ha preso il via quando, per puro caso, ascolta un cd di Alex Baroni, un autentico mito per lui. Da quel momento, ha cominciato a cercare di imitare lo stile vocale, e non solo, del cantautore romano prematuramente scomparso, ed a quanto pare gli insegnamenti sono serviti, perchè da ieri la stellina di Tony ha cominciato a brillare nel firmamento della musica italiana. Toccherà ora a lui ed alle capacità di cui è in possesso, l'arduo compito di far durare questo sogno il più a lungo possibile.
Ieri sera, dopo che la Clerici ha annunciato il suo trionfo, lo abbiamo visto piangere e commuoversi. Evidentemente, neanche lui si aspettava un riconoscimento così importante. Il padre è salito sul palco, facendo saltare la scaletta, impaziente di abbracciare il figlio, il quale ha avuto grosse difficoltà a fare il bis de "Il linguaggio della resa", la canzone che lo ha portato al successo. Quella di Tony Maiello è la classica favoletta a lieto fine, dedicata a tutti i sognatori a casa. Per fare ascolti, si sa, c'è bisogno anche di questo.
Francesco Balzano
