Traffico di rifiuti: la difesa degli indagati

09 Febbraio 2012   18:41  

Si difendono le società Attiva spa e Ambiente spa accusate di avere ceduto rifiuti solidi urbani alla Deco che li avrebbe trasportati e smaltiti in discarica saltando la filiera del recupero e trattamento per la quale aveva ottenuto autorizzazione. Un’ altra bufera si abbatte sulla gestione dei rifiuti in Abruzzo . La procura distrettuale antimafia de L’Aquila ha avviato un’inchiesta che vede indagate sedici persone per traffico illecito di rifiuti. Tra esse ci sono l’amministratore unico di Attiva Guglielmo Lancasteri, il presidente della Provincia di Teramo e sindaco di Notaresco Valter Catarra, il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, l’ex sindaco di Roseto Franco Di Bonaventura, il presidente di Ambiente spa Massimo Sfamurri. Dopo le inchieste sulla Team Tec di Teramo e sull’Ecoemme di Montesilvano ancora sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati torna la Deco il cui rappresentante legale Paolo Tracanna e il direttore tecnico Roberto Pasqualini sarebbero tra gli indagati per il presunto traffico illecito di rifiuti nella discarica Casoni di Chieti. Per aver “ceduto” i rifiuti alla Deco sarebbe sotto inchiesta anche Franco Mancioppi, presidente della Ecoemme. Tra gli indagati anche altri amministratori del teramano e società dei rifiuti aquilane .


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