Traffico illecito rifiuti: sequestri e 81 denunce della Finanza tra Teramo e Ascoli

24 Marzo 2011   12:10  

La Guardia di finanza di San Benedetto del Tronto ha sequestrato, in provincia di Ascoli Piceno e Teramo, un impianto di trattamento di rottami e sette fra furgoni e autocarri utilizzati per la loro raccolta, ponendo fine un'attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti.

Ottantuno le persone denunciate per violazioni al testo unico ambientale. Le indagini, avviate a luglio del 2010 dalle fiamme gialle e coordinate dalla direzione distrettuale antimafia presso il tribunale di Ancona, erano partite da una serie di informazioni, apparse anche sugli organi di stampa locali, su furti di materiali metallici commercialmente considerati "preziosi" - in particolare rame, alluminio e acciaio - presso aziende e privati della provincia di Ascoli, dove peraltro era stata notata la circolazione di numerosi mezzi di trasporto privati, utilizzati per lo più stranieri, dediti in proprio all'attività di raccolta e trasporto di rottami metallici.

Gli accertamenti hanno consentito di individuare a Monteprandone (Ascoli Piceno) una ditta autorizzata al recupero dei rifiuti, punto di convergenza finale di una capillare attività di raccolta portata avanti dagli indagati, che però non erano autorizzati a svolgerla, mentre i tre responsabili dell'impianto avevano di fatto gestito abusivamente un'ingente quantità di rifiuti, ben 3.600 tonnellate, superando di oltre il doppio il limite quantitativo annuo autorizzato.

Le contestazioni a loro carico hanno riguardato complessivamente oltre 600 violazioni di carattere amministrativo per la mancata emissione dei documenti di trasporto; oltre 4 milioni l'entità delle sanzioni irrogate.

 

foto d'archivio


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore