Tragedia a Longarone: Nicolò Feltrin, 2 Anni, Vittima di Overdose dopo Pasto al Ragù con Droga
L'udienza preliminare relativa al caso della morte di Nicolò Feltrin, il bambino di due anni deceduto per overdose, si è conclusa con un rinvio tecnico presso il Tribunale di Belluno. Il padre del bambino, Diego Feltrin, 44 anni, è imputato di omicidio colposo, spaccio di droga al minore e morte come conseguenza di altro reato.
Il procedimento tornerà di fronte al giudice per l'udienza preliminare Enrica Marson l'11 gennaio, durante la quale verranno valutati riti alternativi. La difesa, guidata dall'avvocato Massimiliano Xaiz, sta cercando di ottenere uno sconto di pena e sta valutando opzioni come il rito abbreviato o il patteggiamento. Queste settimane saranno decisive, poiché la difesa interloquirà con il pm Simone Marcon per definire la condanna.
L'accusa principale riguarda l'intossicazione acuta di Nicolò da sostanza psicotropa a seguito di indigestione di hashish, che secondo la Procura sarebbe stata somministrata dal padre mescolata nel ragù della pastasciutta del bambino, con l'intento di farlo stare tranquillo e addormentarlo.
La consulenza medico-legale evidenzia che il bambino sarebbe stato cronicamente esposto a diverse droghe nella casa di Codissago. Oltre all'hashish, sono state trovate tracce di cocaina, eroina e metadone nel suo corpo. L'accusa sostiene che la droga potrebbe essere stata mescolata nella pappa del bambino. La difesa cercherà di dimostrare la non colpevolezza, mettendo in discussione l'accusa di spaccio e, di conseguenza, l'accusa di morte come conseguenza. Il padre rischia un processo davanti al Tribunale collegiale, ma la difesa sta valutando opzioni come l'abbreviato o il patteggiamento, considerando la complessità del caso.
