Pamela Codardini, una madre italiana di 35 anni, è stata brutalmente uccisa insieme al suo compagno, Juan Yair, 29 anni, in Messico. La coppia è stata vittima di un omicidio a sangue freddo all'interno del loro negozio, Mr Green The Smoke Shop, a Ocotlan de Morelos, nello stato di Oaxaca. L'esecuzione è avvenuta intorno alle 18.30 del 27 gennaio, segnando un triste epilogo per la donna originaria di Favaro Veneto.
Dalle prime testimonianze, sembra che gli assassini avessero come principale obiettivo Juan Yair, ucciso senza pietà. Solo successivamente hanno notato la presenza di Pamela e l'hanno eliminata per evitare testimoni. Le immagini pubblicate dai media messicani mostrano la crudele brutalità dell'atto, con Juan ucciso davanti ai suoi assassini, mentre Pamela giaceva colpita alla schiena, in una pozza di sangue, con la testa sotto una sedia.
La famiglia di Pamela è stata informata della tragedia il giorno successivo, quando il fratello Manuel Codardini ha cercato aiuto presso l'unità di crisi della Farnesina. La conferma devastante è giunta dal responsabile della cancelleria consolare dell'ambasciata italiana a Città del Messico, Andrea Lay Bordoni.
Oltre al dolore e allo shock, la famiglia è preoccupata per i due bambini piccoli di Pamela, ora affidati al padre, ex compagno della vittima. Questo non è il primo dramma per la vita di Pamela in Messico; nel 2013, suo marito Alex Bertoli fu brutalmente ucciso nello stesso stato di Oaxaca.
I corpi di Pamela e Juan sono stati sottoposti ad autopsia, rivelando che sono stati uccisi da proiettili sparati con armi d'assalto calibro 223, spesso utilizzate in fucili da guerra. Una pistola calibro 9 è stata rinvenuta sul luogo del crimine, e la perizia balistica determinerà se è stata utilizzata nell'agguato.
Tutto indica che questo omicidio sia collegato a un regolamento di conti nel contesto della criminalità organizzata. Juan Yair, noto come "El Yayo," era considerato uno dei fedelissimi del capo del cartello Los Medina, Alberto Jaime, noto come "El Piolin," che si era suicidato lo scorso ottobre. La Procura generale della Repubblica dello stato di Oaxaca ha aperto un'indagine sulla vicenda, che sembra essere il triste epilogo di una serie di eventi legati al crimine organizzato nella regione.