Tremano i furbetti: controlli a tappeto su aiuti sociali, case popolari, affitti in nero

12 Febbraio 2013   12:58  

Tempi duri per i furbetti e finti poveri, in questo caso aquilani, che usufruiscono, senza averne diritto ed effettivo bisogno, delle varie agevolazioni per asili nido, servizi sociali, pagamento di Imu e Tarsu.

In base al protocollo d'intesa sottoscritto oggi il Comune consegnerà le banche dati dei bonificiari di agevolazioni sociali alla Guardia di Finanza che con un apposita task effettuerà tutti i controlli del caso.

Un procedente a L'Aquila si era avuto nel 2007 con l'operazione palafitta, che portò alla denuncia di 30 persone che occupavano senza averne titoli gli alloggi delle case popolari. A questo protocollo d'intesa, sottolinea al nostro microfono il generale Francesco Attardi, faranno seguito altre azioni analoghe a Teramo, Pescara e Chieti per contrastare la piaga degli affitti in nero imposti in particolare agli studenti universitari.

Poi anche a L'Aquila, man mano che saranno ristrutturate le case popolari, annuncia il sindaco e il generale Attardi, si procederà ad un serrato controllo a tappeto sui redditi degli assegnatari.

''E' ora di finirla - commenta il sindaco Cialente - con le case popolari che vengono occupate da persone che magari se le tramandano in via ereditaria o hanno i macchioni parcheggiati fuori.

Qui a L'Aquila dopo il terremoto ci sono circa 250 nuclei familiari indigenti, in particolare donne divorziate con figli, che non usufruiscono di nessuna assistenza perché prima del sisma magari erano in affitto in nero. Le case popolari, man mano che torneranno disponibili spettano a loro, non a chi non ha diritto.''  

 di Filippo Tronca
immagini e montaggio Marialaura Carducci


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