"Troppi giocatori di Colore" Bufera per le Parole di Arrigo Sacchi

18 Febbraio 2015   04:54  

MILANO - Arriva da chi non te l'aspetti uno degli "sfoghi" più razzisti degli ultimi anni. E' Arrigo Sacchi ex tecnico del Milan dei tempi d'oro ed ex CT della nazionale ai tempi dei mondiali americani che parlando del torneo primavera di Viareggio ha detto:

«E' esagerato il numero degli stranieri nei settori giovanili: ormai stiamo perdendo l'identità nazionale». E poi continua arrivando alla frese agghiacciante «Non sono certo razzista e la mia storia di allenatore lo dimostra, a partire da Rijkaard, ma a guardare il Torneo di Viareggio mi viene da dire che ci sono troppi giocatori di colore, anche nelle squadre Primavera. Il business ormai ha la meglio su tutto».

Ricordiamo che Sacchi è stato anche responsabile delle formazioni under azzurre e che nella sua storia non ha mai dato segni di discriminazioni raziali, ma intervenendo a Montecatini Terme durante la consegna dei premi Maestrelli, si è lasciato andare: «L'Italia non ha nè dignità nè orgoglio: non è possibile vedere squadre con 15 stranieri».

DURA REAZIONE DEL CALCIO INTERNAZIONALE

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Anche Mino Raiola critica aspramente Sacchi: «Sono disgustato, mi vergogno di essere italiano, sono incazzato, sono senza più parole per quello che ha detto Arrigo Sacchi. È lui razzista, è una vergogna, tra lui, Lotito e Tavecchio il calcio italiano è sprofondato. Mi vergogno di parlare con Pogba o Balotelli o Emanuelson o Babacar di queste cose. Capisco il disagio che provano, mi vergogno più di loro che sono più forti di me».

«I giocatori stranieri e di colore devono fare tre volte di più degli altri, per persone come Sacchi. Si dovrebbe vergognare. Noi italiani e l'Italia non abbiamo il diritto di essere razzisti, siamo il primo popolo emigrato, in Brasile, in Australia, in America. Dobbiamo aiutare gli immigrati - aggiunge Raiola-. Chi di noi non ha un parente che non è stato emigrato, io sono emigrato, i miei genitori erano come dei neri 50 anni fa in Olanda ma sono stati trattati bene. Guardiamo alla Germania che ha aperto a tutti, all'Olanda da dove escono più giocatori di tutti dai vivai. La colpa non è dei ragazzini ma di allenatori come lui».

Il noto procuratore è un fiume in piena. «Chi ha dato il premio a Sacchi glielo deve ritirare, all'estero ci ridono in faccia. Io ho chiesto ai miei avvocati se c'è la possibilità di denunciarlo. Come dico da tanti anni: in comune tutti i razzisti hanno il fatto di essere ignoranti, una persona intelligente non può essere razzista, ma come lo spieghi ad uno ignorante....», aggiunge Raiola che chiede l'intervento dei vertici del calcio italiano e della politica.

«I club devono prendere le distanze da questo. Dove è l'Aic, dove sta la Figc, dove è la politica. Se ne vada Sacchi dall'Italia, così ci fa un piacere. Non è giusto che si dice che ha una certa età, dovrebbe essere più saggio e tollerante. È un tecnico che ha avuto successo nel calcio anche grazie a due giocatori di colore come Gullit e Rijkaard», aggiunge Raiola. «Nel calcio gioca chi è più forte e basta. Io non lo capisco e non lo condivido e non sto zitto. Il mondo è uno solo. Non vede quello che sta succedendo in Francia e in Danimarca o si chiude nella sua villa? Mi vergogno profondamente», conclude l'agente.


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