Tumore al seno: proposta di legge per servizi essenziali e prevenzione mirata in Abruzzo

21 Novembre 2024   17:15  

Il progetto mira a finanziare ricerca e terapie integrate contro il tumore mammario, garantendo continuità ai servizi offerti alle pazienti.

Un’importante proposta di legge arriva dai banchi dell’opposizione del Consiglio regionale abruzzese: l’obiettivo è assicurare supporto costante alle attività di ricerca e alle terapie integrate per la cura del tumore al seno. Il testo, presentato a Pescara durante una conferenza stampa, è stato illustrato dai consiglieri regionali Luciano D’Amico, capogruppo del Patto per l’Abruzzo, Antonio Blasioli, vicepresidente del Consiglio regionale, e dalla consigliera Erika Alessandrini, insieme ad altri esponenti delle forze politiche di opposizione.

Un quadro allarmante

Nel 2023, in Abruzzo sono stati effettuati circa 1.200 interventi chirurgici per tumore alla mammella, a fronte di un’incidenza che continua a crescere: si stimano 170 casi ogni 100mila abitanti, un dato impressionante se confrontato con i 38 casi registrati cinquant’anni fa. Gli esperti collegano questa crescita a fattori come l’inquinamento ambientale, abitudini alimentari scorrette e stili di vita poco sani.

Secondo gli studi scientifici, la chiave per combattere questa patologia resta la prevenzione: screening regolari, miglioramento dello stile di vita e monitoraggio costante possono ridurre significativamente i rischi di insorgenza, aumentare i tassi di guarigione e prevenire eventuali recidive.

Cosa prevede la proposta di legge

Il fulcro della norma è il finanziamento di circa 50mila euro l’anno, a partire dal 2025, destinato al Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università “D’Annunzio”. Tali risorse serviranno a sostenere attività di ricerca e programmi innovativi di prevenzione, incluse terapie integrate che comprendono il contributo di chinesiologi esperti in attività fisica adattata.

Le attività saranno condotte presso strutture universitarie o nel prestigioso ospedale Bernabeo di Ortona, riconosciuto come centro di eccellenza regionale per la cura del tumore mammario.

Dal 2017, grazie a una convenzione tra l’Università “D’Annunzio” e la Asl 2, le pazienti diagnosticate con tumore al seno possono già usufruire di servizi integrati come counseling su stile di vita e attività fisica, terapie nutrizionali e persino agopuntura. Tuttavia, attività cruciali come l’esercizio fisico adattato hanno subito interruzioni nel 2024 a causa del fallimento degli ultimi bandi di sponsorizzazione.

Servizi a rischio e necessità di una legge

Secondo i proponenti della legge, il finanziamento diretto da parte della Regione è ormai indispensabile. Negli ultimi mesi, i servizi che non rientravano nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) sono stati garantiti grazie al contributo volontario di un’associazione privata, una situazione che non può sostituire il ruolo della sanità pubblica.

"La nostra proposta vuole offrire una risposta strutturata e garantire continuità ai servizi essenziali", hanno spiegato i consiglieri durante la conferenza stampa. "Non si può lasciare al caso il sostegno alle pazienti oncologiche, soprattutto in un contesto in cui il tumore al seno rappresenta una delle patologie più diffuse".

Un modello regionale di eccellenza

L’ospedale Bernabeo di Ortona, sede dell’Ospedale della Donna, è stato indicato come esempio di eccellenza non solo a livello regionale, ma anche nazionale. Qui, l’integrazione tra ricerca accademica e cure mediche ha già dimostrato risultati promettenti, ma il rischio di discontinuità dei servizi mette in pericolo questo modello.

La proposta di legge si pone quindi come una soluzione a lungo termine, non solo per sostenere le pazienti già in cura, ma anche per promuovere una visione innovativa del sistema sanitario basata su prevenzione, ricerca e accessibilità universale ai servizi.

Conclusioni

La battaglia contro il tumore al seno passa dalla capacità di combinare ricerca avanzata e assistenza sanitaria di qualità. Questa proposta di legge rappresenta un passo importante per consolidare il ruolo dell’Abruzzo come regione pilota nella lotta contro il cancro alla mammella, con un focus non solo sulla cura, ma anche sulla prevenzione e sulla tutela della salute delle donne.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore