Turismo: la Regione Abruzzo lancia il progetto "No tassa di soggiorno a carico del turista"

20 Giugno 2012   13:11  

No tassa di soggiorno sei nostro ospite, è questo lo slogan del progetto sperimentale della Regione Abruzzo, firmato oggi con l’Anci, e le associazioni di categoria Fiavet, Federlaberghi, Federturismo e Faita Federcamping Abruzzo, per l’applicazione del decreto legislativo 23 del 14 marzo 2011 che dispone e prevede il pagamento, su tutto il territorio italiano, di una tassa di soggiorno. In Abruzzo la scelta, d’intesa, è che la tassa a pagarla non siano i turisti, bensì gli albergatori. L’accordo firmato oggi non è vincolante giuridicamente ma è una scelta a favore del turismo.

La tassa di soggiorno che graverà sugli operatori turistici va da 0,40 centesimi per i viallggi di 1-2 stelle fino ad un massimo di 1,50 euro per gli alberghi a 5 stelle, balzelli che non saranno pagati dai turisti.

Il protocollo d’intesa cui non partecipano Confesercenti e Assoturismo, e che non viene sottoscritto dai comuni di Roccaraso e Caramanico,  prevede che la tassa sia applicata a partire dal 2013, fatti salvi i comuni del cratere sismico,  per un massimo di 4 settimane: 2 a dicembre e 2 ad agosto nelle località montane, 4 ad agosto in quelle marine. I Proventi dell’imposta saranno destinate ai Comuni solo per il 40%

Il restante 60% andrà a finanziare i progetti della regione che puntano allo sviluppo turistico i cosiddetti DCM; progetti di sviluppo per destinazione e PCM prodotti turistici regionali.

 Nelle interviste: 
Giammarco Giovannelli, presidente Federlaberghi Abruzzo
Antonio Centi, presidente Anci Abruzzo 
Mauro Di Dalmazio, assessore Regione Abruzzo

di Barbara Bologna


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