Uffici ricostruzione, chiesto riscontro per proroga contratti a personale

02 Ottobre 2018   13:04  

Con la presente lettera aperta, preoccupati del rischio reale di una mancata proroga contrattuale pur prevista dalla normativa in vigore, chiediamo all’Ing. Raniero Fabrizi Titolare dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila e ad interim dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere, un riscontro certo e in tempi immediati sulla proroga del personale a tempo determinato dei su citati Uffici.

Nella riunione di martedì 11 settembre 2018, tenutasi alla sede dell’USRC, alla presenza del coordinatore della Struttura Tecnica di Missione e dei rappresentati della Funzione pubblica regionali, provinciali e le RSU della CGIL, è stato chiarito che i termini di proroga sono già previsti dalla Legge 4 dicembre 2017, n. 172 conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 ottobre 2017, n. 148 (GU Serie Generale n.284 del 05-12-2017) dove viene esplicitato quanto segue:
“35.

Il termine di cui all'articolo 67-ter, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, relativo alla dotazione di risorse umane a tempo determinato, nel limite massimo di 25 unità', assegnata a ciascuno degli Uffici speciali per la ricostruzione di cui al medesimo articolo 67-ter, comma 2, è prorogato fino al 31 dicembre 2020.” … “37.

Agli oneri derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui ai commi 35 e 36, quantificati nel limite di spesa di euro 2.320.000, comprensivo del trattamento economico previsto per i titolari degli Uffici speciali ai sensi dell'articolo 67-ter, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, si provvede mediante l'utilizzo delle somme stanziate dalla tabella E della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante il rifinanziamento dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 26 aprile 2013, n 43, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013,n.71, nell'ambito della quota destinata dal CIPE al finanziamento di servizi di natura tecnica e assistenza qualificata ai sensi del comma 437 dell'articolo 1 della citata legge 23 dicembre 2014, n. 190.”

Nell’incontro del Tavolo regionale di venerdì 21 settembre 2018, alla presenza del Presidente vicario della Giunta Regionale Giovanni Lolli, dei deputati parlamentari Stefania Pezzopane e Luigi D’Eramo, del Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, del Coordinatore dei sindaci del Cratere Francesco Di Paolo, delle sigle sindacali e dell’A.N.C.E., è stata posta con forza la questione dei lavoratori e delle lavoratrici legati alla ricostruzione; tant’è che in quella sede, a conclusione dell’incontro, lo stesso Titolare ing. Raniero Fabrizi è stato esortato ed invitato a provvedere il prima possibile alla proroga dei contratti , ai sensi del quadro normativo vigente.
Idem nel Tavolo di Coordinamento dei Comuni del Cratere riunitosi giovedì 27 settembre 2018.

Ricordiamo che negli anni passati, con le medesime modalità, si è provveduto a prorogare sia i contratti del personale degli Uffici Speciali che quelli dei Titolari degli uffici stessi nonostante le CIPE stanziassero le risorse solo per un anno ed il problema della cassa e non quello della competenza è stato affrontato al momento dagli Enti e dalle strutture volta per volta.

Ci teniamo inoltre a ribadire che la proroga rappresenta per noi solo l’inizio di un percorso che ai sensi del DECRETO LEGISLATIVO 25 maggio 2017, n. 75 art. 20 (Legge Madia) e delle norme che si stanno predisponendo, riguardante la ricostruzione del sisma 2009 e di tutto il personale impiegato nella ricostruzione, dovrebbero risolvere definitivamente le innumerevoli problematiche del personale interessato alla ricostruzione.

Come RSU CGIL degli Uffici Speciali per la Ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere siamo d’accordo e condividiamo le posizioni di coloro che da diversi mesi manifestano la necessità di rimettere al centro il Sisma 2009, perché il rischio è quello di non assicurare la continuità del processo di ricostruzione dei nostri territori se non vengono garantiti i diritti di coloro che legittimamente devono essere riconosciuti come lavoratori e lavoratrici impegnati in tali processi.



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