Uil-Bact Chieti, ci hanno scippato la soprintendenza dei beni archeologici

22 Gennaio 2015   10:56  

"Non ci sara' un dirigente archeologo alla Soprintendenza archeologia dell'Abruzzo di Chieti. Questo il risultato della riforma del ministero dei Beni delle attivita' culturali e del turismo voluta dal ministro Franceschini che dopo 76 anni ha deciso che Chieti non meritava piu' un dirigente a capo dei beni archeologici".

Lo afferma in una nota il segretario della Uil-Bact di Chieti Giuseppe La Spada secondo il quale "e' quello che risulta dalla circolare numero 9 del 12 gennaio pubblicata sul sito del Mibact, dove a pagina 4 compaiono tutte le Soprintendenze archeologiche per le quali i dirigenti possono fare domanda, meno quella di Chieti.

Invece L'Aquila, per dirla alla Razzi, si e' fatta una Soprintendenza unica tutta sua, sottraendo territorio e competenze a Chieti e alle altre Soprintendenze aquilane, grazie alle pressioni politiche locali. Uno scippo vero e proprio - accusa il sindacvalista - che attribuisce alla Soprintendenza aquilana anche i comuni del cratere delle provincie di Pescara e Teramo.

Cosi' Chieti perde il dirigente dell'unico ufficio ministeriale con competenza regionale, dopo le spoliazioni di vari uffici (banca d'italia,ospedale militare,caserme militari,universita').

Da oltre 2 anni e mezzo manca il dirigente archeologo (l'ultimo e' stato il Andrea Pessina, ora a Firenze), con notevoli ripercussioni sul personale e sull'attivita' amministrativa. Se fosse un'omissione voluta significa che la soprintendenza teatina finirebbe ad interim, ovvero declassata e retta da un dirigente nominato a L'Aquila o in Molise.

La soprintendenza archeologica dell'Abruzzo - ricorda infine La Spada - fu istituita nel 1939,il primo dirigente fu Giovanni Annibaldi; quindi fu retta per molti anni da Valerio Cianfarani e poi da Giovanni Scichilone".


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