Uil contro Fiom per il caso Sevel

''Il lavoro al primo posto''

01 Ottobre 2010   10:33  

La Uil Abruzzo invita a "tornare alla tradizione costruttiva delle relazioni sindacali in Val di Sangro" e dice "no ai conflitti importati".

E' quanto scrive in una nota il segretario generale, Roberto Campo, spiegando che "lo scontro politico della Fiom contro la Sevel non nasce da problemi della Val di Sangro, ma dal tentativo della Fiom nazionale di far pagare a Fiat, in tutti gli stabilimenti d'Italia, il fatto di aver deciso l'investimento di Pomigliano ignorando il suo veto". "Il danno che Fiom fa alle prospettive produttive e occupazionali" del territorio abruzzese, secondo Campo, "non é dato dall'adesione dei lavoratori alle sue attuali iniziative", ma "dalla messa in discussione delle regole che hanno presieduto al grande sviluppo dell'industria in Abruzzo".

Per il segretario abruzzese della Uil, "scagliarsi contro le deroghe al contratto significa dimenticare che lo sviluppo della Val di Sangro si è fondato sulla concessione sapiente di deroghe e flessibilità da parte dei sindacati, Fiom compresa, alla Sevel e alla maggior parte delle aziende, in cambio di investimenti e occupazione". "Condividiamo con la Cgil - prosegue Campo - la preoccupazione per la crisi", ma, per l'esponente della Uil, "strumentalizzare i lavoratori precari che hanno perso il posto a causa della crisi è indecente: da decenni in Sevel l'occupazione si è creata proprio rispondendo subito con lo straordinario contrattuale agli incrementi della domanda e poi procedendo alle assunzioni, a fronte dell'acquisizione stabile di volumi aggiuntivi. Questo devono fare i sindacati - conclude la nota di Campo -, per i precari che hanno perso il lavoro e per i disoccupati che non lo hanno mai avuto"


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