Ultimi scampoli e polemiche di Serie A: dagli striscioni pro De Santis alla banana di Bergamo

Cori contro Rossi, la ragazza di Pepito: "Vi odio"

13 Maggio 2014   06:35  

Con la serie A che volge quasi al termine, nel penultimo turno arrivano e si delineano i primi amari o dolci verdetti,a seconda dei punti di vista: di certo amara la giornata per Livorno, Catania e Bologna, che da domenica non fanno più parte della massima serie e retrocedono ufficialmente, a braccetto, in Serie B.

Per ciò che riguarda il Bologna sarebbe meglio non parlare di colpe perchè si sa, quando si fallisce, si fallisce insieme e le colpe vanno un pò a tutti anche se, questa volta, le maggiori responsabilità vanno accreditate sicuramente ad un presidente, Albano Guaraldi, che è sembrato inadeguato e non capace di gestire una squadra. D'altra parte, se si pensa che Bianchi possa rimpiazzare Gilardino e si cede un certo Diamanti senza sostituirlo degnamente, per citare gli errori più eclatanti, non si può che finire in B.

Giornata amara, ma non troppo, anche per la Roma di Rudi Garcia, che seppure la gara tra Roma e Juventus contava poco ai fini della classifica, così non era per tutto il resto: vuoi per l'eterna rivalità tra le due squadre ,vuoi per le ultime polemiche tra i due allenatori, vuoi per una rivincita; Insomma era una partita che contava, perlomeno per i giallorossi, che non sono riusciti a prendersi una rivincita e la vecchia signora li ha puniti anche questa volta, per giunta al 94', a partita praticamente conclusa, e per giunta da un gol di un ex giallorosso, Osvaldo, che non ha remore nell'esultare beccandosi sonori fischi da tutto lo stadio Olimpico.

Ma ad Osvaldo, questo, poco importa. Importa alla Juve che grazie alla rete dell'Italo-Argentino vola a 99 punti, ad un passo dai 100 e si proietta nella storia. La questione del giorno, comunque, è il futuro di Antonio Conte: l'allenatore dei bianconeri preoccupa non poco i tifosi della Juventus che temono che il loro idolo possa andare via. Nel post gara di Roma-Juventus, infatti Conte ha rilasciato dichiarazioni che suonavano quasi come un addio, dicendosi pronto a valutare altre eventuali offerte da altre società che potrebbero stuzzicarlo, e ringraziando tutta la dirigenza bianconera e tutti i suoi calciatori. L'impressione è che Conte faccia pretattica, in modo tale che la dirigenza bianconera si metta in allarme e per far restare inchiodato Conte sulla panchina crei una squadra che possa competere non solo per lo scudetto, ma anche in Europa (ciò che vorrebbe l'allenatore bianconero). A breve, comunque si farà chiarezza.

Fuori campo non sono mancate le ormai solite idiozie e demenzialità: i tifosi della Roma hanno infatti esposto degli striscioni inneggianti a Daniele De Santis, colui che ha sparato al tifoso napoletano Ciro Esposito. E' intervenuto anche il padre di Ciro:"Sono indignato, non riesco a capire come si possa difendere una persona che secondo me è un terrorista che ha sparato contro tre persone".  Non sono mancati nemmeno gli ormai consueti cori contro Napoli da parte dei romanisti: beh, che dire, in Italia, ormai ci si diverte così. E si preferisce questo divertimento, anzichè tifare civilmente la propria squadra. Da esempio l'Inghilterra, dove gli striscioni non sono nemmeno ammessi... 

Per non parlare dei beceri cori dei tifosi del Livorno verso l'attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi, appena rientrato dall'ennesimo infortunio ("Rinaudo spezzagli una gamba" e "In Brasile in carrozzella") scatenando l'ira della fidanzata di "Pepito" che si sfoga via Twitter contro i Livornesi :"Vi odio", "Divertitevi in serie B". 

Giornata sicuramente indimenticabile e commovente in casa Inter: sabato sera, dopo 19 anni in nerazzurro, oltre 700 presenze con la maglia dell'Inter e sedici trofei alzati al cielo, lo storico capitano dell'Inter Javier Zanetti ha dato a San Siro l'addio al calcio giocato. Una festa, quella per l'addio del numero 4 argentino, che ha commosso tutto lo stadio e gli sportivi italiani, che del calciatore sudamericano hanno apprezzato correttezza e professionalità, oltre che le caratteristiche tecnico-tattiche. Zanetti in lacrime. E la società pensa di ritirare la maglia con il suo numero.

Domenica,ad ora di pranzo, nella gara tra Atalanta e Milan, si è intanto verificato il replay di ciò che è successo poco tempo fa nella gara tra Villarreal e Barcellona, dove un tifoso del Villarreal ha tirato una banana al calciatore del Barcellona Dani Alves. Questa volta, i tifosi dell'Atalanta hanno riproposto lo stesso gesto verso il calciatore del Milan Kevin Constant. Forse ora va di moda lanciare banane in campo all'indirizzo di calciatori di colore, ahi loro!

E' stata una giornata storta, amara e triste per il Milan che dopo la sconfitta rimediata a Bergamo è quasi fuori dalle coppe. Clarence Seedorf ha fallito, ma non è certo lui il colpevole principale: la società ha infatti le maggiori colpe, ed una di queste è proprio il fatto di aver chiamato sulla panchina rossonera l'olandese, che adesso rischia, come non mai, il posto. Polemiche al termine della partita per un "labiale" di troppo dell'amministratore delegato rossonero Adriano Galliani che definiva "matto" l'allenatore per non aver fatto giocare titolare Adel Taarabt. Tra Galliani e Seedorf c'è stata, secondo il club rossonero, una telefonata chiarificatrice: si è trattato solo di un'espressione gergale, e alla fine i due avrebbero anche scherzato sull'episodio.

Giornata da ricordare, invece, per il Chievo (che ha ottenuto l'ennesima salvezza) ma soprattutto per il Sassuolo, che qualche tempo fa sembrava spacciato e destinato subito a tornare in serie B. Ma con il ritorno di Eusebio Di Francesco sulla panchina neroverde, invece, la squadra ha invertito la marcia negativa, ed ha conquistato punti salvezza fino ad arrivare alla giornata di domenica che ha ufficialmente e matematicamente decretato il dolce verdetto per la squadra di Di Francesco: il Sassuolo rimane in A!
 
Fabio Stante


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