L'amministrazione Biondi stanzia fondi per il tunnel Collemaggio-Piazza Duomo, riaprendo il dibattito sul ritorno delle scuole nel centro storico.
L'amministrazione comunale dell'Aquila ha recentemente approvato la delibera n. 155 dell'11 aprile 2025, destinando 2 milioni di euro alla riattivazione del tunnel pedonale che collega il Terminal di Collemaggio a Piazza Duomo. Questo intervento, parte del progetto "Biking to School", mira a promuovere la mobilità sostenibile tra gli studenti, facilitando l'accesso al centro storico.
Il tunnel, inutilizzato dal 2009, sarà trasformato in una pista ciclabile per gli studenti che frequentano le scuole del centro. Il finanziamento proviene dal Programma straordinario per la riqualificazione urbana delle periferie, lanciato durante il governo Renzi, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.
Stefano Palumbo, consigliere comunale del Partito Democratico, ha espresso perplessità riguardo alla destinazione dei fondi:
"Dopo aver fortemente osteggiato qualsiasi ipotesi di riportare scuole in centro storico, l'amministrazione Biondi sembra finalmente aver cambiato idea. Non lo ammetteranno mai, ma si capisce leggendo l'ultima delibera di giunta."
Palumbo sottolinea che i fondi, originariamente destinati a progetti di mobilità sostenibile per gli studenti, vengono ora utilizzati per il ripristino di un'infrastruttura esistente, senza apportare innovazioni significative.
"Nessuna innovazione o rigenerazione urbana ma solo ripristino di cose esistenti, di più questa amministrazione non è capace di fare."
Inoltre, Palumbo ricorda una proposta precedente per la realizzazione di una pista ciclopedonale attrezzata e verde lungo il tracciato dell’elettrodotto tra Pettino e Torrione, che avrebbe potuto rivoluzionare la mobilità scolastica. Tuttavia, i fondi disponibili sono stati destinati al tunnel di Collemaggio.
Il progetto solleva interrogativi sulla pianificazione urbana e sulla destinazione delle risorse pubbliche, evidenziando la necessità di un dibattito più ampio sulla rigenerazione del centro storico e sulla mobilità sostenibile.
La ciclopedonale come risposta concreta a una mobilità urbana in crisi
La proposta di realizzare una pista ciclopedonale attrezzata e verde lungo il tracciato dell’elettrodotto interrato tra Pettino e Torrione va ben oltre una semplice scelta di arredo urbano o di riqualificazione funzionale. In un momento storico in cui i modelli tradizionali di mobilità urbana mostrano sempre più chiaramente i loro limiti, un'infrastruttura di questo tipo potrebbe rappresentare una soluzione alternativa strutturale alle criticità croniche del sistema di trasporto pubblico cittadino.
Non si può infatti ignorare il ruolo dell’AMA, l’azienda municipalizzata dei trasporti aquilani, il cui servizio appare spesso inadeguato rispetto alle esigenze reali della popolazione. Il parco mezzi obsoleto, la scarsa frequenza delle corse, i continui ritardi e le linee sovraffollate, soprattutto durante gli orari scolastici, mettono quotidianamente a dura prova migliaia di studenti e famiglie. In questo contesto, l’idea di affiancare — o in alcuni casi persino sostituire — il trasporto pubblico con un sistema ciclopedonale sicuro e capillare potrebbe costituire una via d’uscita praticabile e sostenibile.
Una ciclopedonale ben progettata, che attraversi i principali quartieri residenziali e tocchi la maggior parte degli istituti scolastici, offrirebbe un’alternativa rapida, autonoma e a impatto zero per gli spostamenti quotidiani. In particolare, potrebbe liberare l’AMA da parte della pressione esercitata negli orari di punta, migliorando di riflesso anche il servizio per le altre fasce di utenza, come anziani o pendolari.
Ma l’aspetto più rilevante riguarda la possibilità di trasformare questa soluzione in una vera e propria infrastruttura sociale, capace di incidere sullo stile di vita degli studenti. Rendere gli adolescenti autonomi nei loro spostamenti significa anche ridurre la dipendenza dalle automobili familiari, con benefici diretti sul traffico cittadino e sull’inquinamento, ma anche indiretti sulla qualità della vita urbana.
Inoltre, una rete ciclopedonale che sfrutti un corridoio già esistente e in fase di interramento, come quello dell’elettrodotto, consente di ottimizzare le risorse pubbliche evitando ulteriori consumo di suolo e integrandosi armonicamente con l’ambiente urbano. È, in sostanza, un progetto che unisce funzionalità, sostenibilità e visione.
Se l’obiettivo è costruire una città a misura di studenti, di famiglie e di futuro, allora questa iniziativa merita non solo attenzione, ma anche un piano concreto di attuazione che superi gli annunci e si traduca in azione.