Un commissario alla commissione sanità

25 Marzo 2009   12:18  

Una mattinata intensa alla quinta commissione, quella della sanità, con protagonista, per una lunga audizione, il commissario  governativo Gino Redigolo. L'obiettivo della seduta è stata quella di fare il punto a 360 gradi sul piano di rientro del debito sanitario, e soprattutto sule sue ripercussioni. Gino Redigolo ha esordito, in risposta a quesiti posti dai membri di commissione, sia di maggioranza che di opposizione, che l'aumento dei ticket è stato un passaggio doloroso ma necessario. Sul blocco delle stabilizzazioni dei pecari ha aggiunto mi sono dovuto attentre a precise e vincolanti indicazioni del governo.
Nel ripercorrere i passaggi che devono portare all'equilibrio dei conti della sanità, apparso chiaro a tutti che il risanamento sarà una medicina   molto amara. Non a caso dunque più volte è stato invocata la necessità di rinegoziare con il governo il patto di stabilità, perché l'Abruzzo, non ce la può fare a centrare nell' immediato gli obiettivi imposti dal governo.

Viva la discussione anche sul riordino della rete ospedaliera, ed è stato via via sottolineato dai vari membri di commissione che accorpamenti dei reparti e il ridimensionamenti dei piccoli ospedali non possono compromettere la qualità del servizio. La riduzione personale inoltre deve essere operata nel settore amministrativo, e non sul numero degli  infermieri e dei medici. Si è posto l'accento sulla necessità di mettere mano agli sprechi nelle Asl e alla razionalizzazione della spesa farmaceutica.
Gino Redigolo ha preso nota delle varie sollecitazioni ed interrogativi. Nei prossimi giorni le eventuali risposte.

 

 

 


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