Un presente di disagi e un futuro di incognite

Polo elettronico aquilano

31 Gennaio 2008   13:05  
Brutte notizie e preoccupanti silenzi arrivano dai vertici del Gruppo Compel per il polo elettronico aquilano. Il fatturato del 2007 è calato del 10% e il trend non migliorerà nel corso del 2008. Inoltre la Nokia-sistem pare non rinnoverà le commesse a favore della Compel. Al gruppo fanno parte le aziende aquilane Cn System, il laboratorio di ricerca Tecnolabs, l´Itercompel e la Pea Service di Bazzano. In totale 326 dipendenti. La Compel, incalzano poi i sindacati, non ha approntato un piano industriale, e anche la notizia secondo cui l´azienda vorrebbe investire a L´Aquila nel settore dei pannelli fotovoltaici è in realtà solo un progetto di massima, subordinato agli aiuti pubblici chiesti, in particolare, alla Regione Abruzzo. La paura insomma è che a pagare il prezzo della crisi saranno ancora una volta le aziende aquilane, e un primo segnale è il calo di commesse alla Cn-System. Oltre ad un futuro pieno di incognite, c´è anche per il polo elettronico aquilano un presente segnato dai disagi e disservizi: la mensa interna è stata chiusa mesi or sono dai Nas e i pasti vengono consumati ora in una denso-struttura fatta costruire da Aquila Sviluppo, fornitrice del servizio. Denunciano però i sindacati, i lavori di messa a norma della mensa ancora non sono cominciati e di questo passo è imprbabile che la mensa riaprirà a giugno come era stato garantito. Alcuno lavoratrici che si servono della mensa hanno inoltre avvertito malori e gonfiori agli occhi, e la causa, sospetta il sindacato, è rappresentata dalle micro-polveri rilasciate dall´impianto di riscaldamento a gasolio di cui la denso-struttura è dotata. Nel servizio interviste ad Anna Rita Mastrangelo e Aldo Ciotti, sindacalisti Fiom-Cgil, Gianluca Califano, rsu Selex

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