Ci sarà un pezzo dell'Abruzzo e dell'Aquila in orbita sulla Terra nei prossimi mesi.
Un residuo delle macerie della Casa dello studente, raccolto ieri dagli astronauti Gregory Johnson e Roberto Vittori, sarà spedito nello spazio con la missione Sts-134 del programma Space Shuttle, che avrà il supporto tecnico della G & A Engineering con sede a Oricola nella Marsica.
Formazione e ricerca sembrano il connubio di questo gesto profondamente simbolico che rappresentano le basi dalle quali la città colpita dal sisma vuole risollevarsi: con l'Università, da un lato, quindi la scelta di raccogliere un pezzo dello studentato di via XX Settembre, e la sperimentazione in campo tecnologico, l'Ict, sulla quale puntano con le loro attività per lo più silenziose, centri di eccellenza presenti nel capoluogo e nell'intera provincia.
Come i laboratori del Gran Sasso, coinvolti nel progetto internazionale coordinato dal nobel Samuel Ting, dal Cern di Ginevra, e la G & A Engineering di Oricola appunto, che nell'ambito della missione sperimenterà l’utilizzo di Ape, Austronaut personal eye, un microveicolo spaziale controllato a distanza che si muove in automatico.
Infine, breve tour in zona rossa, prima di vedere L'Aquila dallo spazio, nel 2011, quando Johnson e Vittori faranno il giro della terra 16 volte al giorno, per 15 giorni.
Nelle interviste Roberto Vittori (astronauta), Massimo Cialente (sindaco dell'Aquila), Gregory Johnson (astronauta).