Una soluzione compost...abile al problema dei rifiuti: un successo i

01 Dicembre 2007   12:41  
I soci svantaggiati della cooperativa Soledaria sono stati protagonisti di un progetto che ha previsto la costruzione artigianale e la distribuzione gratuita di compostiere domestiche a quarantaquattro famiglie e a tre scuole elementari di Pile, Bagno e Roio, al fine di smaltire a domicilio il rifiuto umido prodotto, come avanzi di cucina, trasformandolo in un ottimo fertilizzante. Questi i risultati: il 68% degli affidatari, seguiti costantemente nella sperimentazione, hanno aderito con convenzione, solo il 13% ha abbandonato, e sono stati finora smaltiti nelle compostiere 14 tonnellate di rifiuto. La maggior parte ha poi cominciato a fare anche la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro. Le scuole hanno costruito intorno a questa pratica percorsi di educazione ambientale e bambini hanno a loro volta sensibilizzato le famiglie. In Abruzzo si producono 700mila tonnellate di rifiuto, provincia dell´Aquila la raccolta differenziata è lontanissima dall´obiettivo fissato per legge del 40%. La pratica proposta dal progetto non costituisce ovviamente la soluzione a quella che sta diventando una vera e propria emergenza, tuttavia merita di essere presa in considerazione in un’ottica di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, in virtù anche del valore aggiunto in termini di inclusione sociale ed educazione. I NUMERI DEL PROGETTO Hanno aderito al progetto Composole, avviato nell’autunno 2006, 44 su 50 nuclei familiari contattati, scelti nella circoscrizione di Sassa, per un totale di 110 cittadini. Gli affidatari sono stati selezionati mediante un questionario. A cui si aggiungono le scuole elementari di Pile, Bagno e Roio e dunque oltre 100 bambine e bambini coinvolti. Dall’analisi dei questionari è emerso un dato estremamente importante: l’approccio dei cittadini aperto e positivo nei confronti dell’argomento dei rifiuti, dimostrato dall’elevato grado di partecipazione al progetto. Il 97% degli intervistati, in particolare, mostra fiducia nel fatto che l’incremento di tale pratica potrà in futuro essere ripagato con la riduzione della tassa comunale sui rifiuti. I compostatori sono stati consegnati agli affidatari con comodato gratuito e sono stati costruiti dai soci della cooperativa Soledaria, che hanno anche curato anche la fase di supporto, mediante visite domiciliari periodiche, al fine di monitorare il grado di riempimento del compostatore e la qualità del processo di decomposizione (assenza di odori, purezza del materiale, ecc..). Primo dato significativo che emerge dal progetto pilota è che il 58% degli affidatari ha aderito con entusiasmo, il 10% con efficacia, il 12% con insufficienza. Ha abbandonato il progetto il 16% degli affidatari. Secondo dato estremamente significativo, come ovvio, la quantità di rifiuto compostato, e dunque sottratto al conferimento in discarica. Scorporando il dato in base al grado di coinvolgimento degli affidatari emerge quanto segue: gli “entusiasti” hanno conferito nel compostatore 12.328 kg di rifiuto umido, gli “efficaci” 1.078 kg, , gli “insufficienti” 497 kg. In totale 13.903 Kg di rifiuto umido smaltito in un anno, con impatto zero sull’ambiente e con un modesto investimento. La maggior parte degli affidatari dovendo differenziare il rifiuto umido, ha deciso inoltre di fare anche la raccolta differenziata della carta, del vetro e della plastica, senza particolari incentivi, come potrebbe essere la riduzione della tassa sui rifiuti, fatta eccezione dell’affidamento gratuito del compostatore. Il progetto ha poi coinvolto attivamente oltre cento alunni delle scuole del circolo didattico Gianni Rodari, che a loro volta hanno sensibilizzato i genitori ad una maggiore attenzione e senso civico nello smaltimento dei rifiuti. Le insegnanti del circolo didattico ha costruito, intorno alla pratica del compostaggio, percorsi ad ampio raggio di educazione ambientale. Più di un terzo delle 158mila tonnellate di rifiuto prodotto in Provincia dell’Aquila è rifiuto umido, dunque in buona parte compostabile. La pratica proposta dal progetto non costituisce ovviamente la soluzione a quella che rischia di diventare una vera e propria emergenza, tuttavia merita di essere presa in considerazione in un’ottica di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, in virtù anche del valore aggiunto in termini di inclusione sociale e lavorativa di persone svantaggiate, e per il suo potenziale educativo e comunicativo, necessario per arrivare alla fatidica soglia del 40% di raccolta differenziata, obiettivo fissato per legge ma ancora lontano. NUMERI DEI RIFIUTI In Italia ogni si producono circa 30 milioni di rifiuti solidi urbani. Stili di vita, modelli di consumo e il moltiplicarsi di imballaggi di ogni tipo ci hanno portato a raddoppiare i nostri rifiuti nel giro di vent’anni. Un terzo dei rifiuti che produciamo sono rifiuti organici : 10 milioni di tonnellate su un totale di 29,8. In Abruzzo si producono 694.070 tonnellate di rifiuti urbani. Nell’ultimo anno, nella Regione Abruzzo sono state intercettate dai servizi di raccolta differenziata 109.230 tonnellate di RU ovvero il 15,7% della produzione totale di rifiuti. Ben 70 sono però i Comuni dove la raccolta differenziata è sotto il 6%. In Provincia dell’Aquila, su un totale di 108 Comuni, si registra una produzione annua di RU equivalente a 157.696,7 tonnellate ed una produzione pro capite annua di 518 kg di RU. 40 comuni sono sotto la soglia del 6% di raccolta differenziata. FT

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