Valle Sagittario: spopolamento e inettitudine della politica

di Elettra Rinaldi

16 Agosto 2010   12:57  

 

Ho letto l'interessante sintesi dei dati demografici pubblicata ieri dal Gazzettino della Valle del Sagittario. L'intervento del dott. Ronci, sottolineando il costante decremento di popolazione nelle Valli interne, concludeva con un appello a trovare il prima possibile le risorse per lo sviluppo di questi territori.

Ma le risorse sono già tutte qui: questi territori godono di privilegi che poche altre zone possono vantare. Acque pure, sorgenti, fiumi; zone pregiate da un punto di vista ambientale, tanto da rientrare in area di Parco, Riserva o SIC; borghi medievali con scorci incantevoli, fonte di ispirazione di poeti e artisti; produzioni territoriali tradizionali conosciute in tutto il mondo.

L'elenco potrebbe continuare, la domanda resta: come mai con tanta ricchezza questi territori sembrano impoverirsi, svuotarsi costantemente?

Ad Anversa degli Abruzzi, dove risiedo, la diminuzione è più forte che in tutto il resto della Valle: il saldo è negativo per tutte le voci, con una perdita di altre 10 unità di popolazione e un decremento del 2,51%, mentre a Cocullo il saldo è -1,12% , a Scanno -1,59% e a Villalago +1,97%.

Eppure ad Anversa, con una popolazione di 387 abitanti (sulla carta) ci sono un ufficio postale, uno sportello bancario, un'edicola-tabacchi, 3 bar (contando quello di Castrovalva), 2 alimentari, un forno i cui prodotti vanno a ruba anche a Sulmona, 3 ristoranti, 3 agriturismi, una Riserva regionale ed Oasi WWF, un'iniziativa di marketing conosciuta in tutto il mondo "Adotta una pecora", corsi di pittura internazionali.

Non sono le risorse, a mancare, ma la capacità di promuoverle, di creare una rete attorno alle potenzialità di queste aree, di lavorare insieme.

Progetti elaborati dall'esterno, come quello di Santo Stefano, sono spesso citati ad esempio in convegni ed incontri, eppure poi - al momento di elaborare i piani regolatori, di fare i gemellaggi e i bandi o di decidere le iniziative estive - si dimentica tutto, e si tornano a proporre sempre le stesse cose.

La transumanza che a giugno ha attraversato la Valle del Sagittario ha visto la partecipazione di oltre 60 turisti, per lo più stranieri; dopo aver attraversato Castrovalva di prima mattina, incantati dagli scorci magnifici sulla Valle, hanno annotato nei loro blog "passiamo per Castrovalva, transumanti 30, abitanti 26!".

Ma anche questa iniziativa è stata vissuta dai nostri paesi come elemento estraneo, quasi folcloristico, anziché come momento da utilizzare per promuovere i borghi e la Valle.

Le piste da sci e i concerti in piazza con la porchetta si possono trovare ormai dalle Alpi all'Equatore: se non ci rendiamo conto che i nostri borghi devono puntare sulla loro unicità, nei prossimi anni non potremo che leggere dell'ulteriore diminuzione della popolazione.

 


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