Vasto, Spalatino: "La centrale a biomasse contraddice la nascita del Parco"

15 Novembre 2011   12:41  

"I progetti di installazione di centrali a biomasse sul territorio del Vastese aumentano sempre più e si vanno ad aggiungere a preesistenti impianti inquinanti già presenti nell’area: la Turbogas di Gissi, la Laterlite di Lentella, le industrie chimiche della Val Sinello, le industrie insalubri presenti già da anni a Punta Penna.

In un territorio che si candida a diventare Parco Nazionale, la politica, senza distinzioni di schieramenti, evidenzia la sua scarsa progettualità, insomma, non riesce e non sa fare politica". Lo dice Marilisa Spalatino del Comitato A’Vast!.

"Questo atteggiamento - aggiunge - è reso ancor più grave allorquando, difatti, invece di tutelare il Bene Comune e la sua comunità, 'regala' nelle mani di pochi speculatori (le lobbies economiche dei rifiuti e delle cosiddette energie rinnovabili) fette di territorio.

Perché i politici, amministratori del Vastese con l’avallo delle opposizioni, prima insistono per ottenere il Parco Nazionale e poi attuano politiche che vanno in senso opposto alla tutela ambientale? Cosa si cela dietro questa corsa alle centrali a biomasse? Perché da qualche anno a questa parte gli amministratori di Vasto, Cupello e ultimamente anche Monteodorisio (tutti sotto l’egida di sindaci PD) puntano su questa scelta? Cos’ha di strategico tutto questo?

Forse sarà un caso che contemporaneamente Vasto, Cupello e Monteodorisio sostengono questi progetti o forse no. Credo che noi tutti cittadini dobbiamo porci queste domande e pretendere risposte chiare da chi ci governa sul territorio. Aldilà degli innumerevoli motivi per cui questi impianti (biomasse, inceneritori, cementifici, turbogas) non devono essere installati, bisogna approfondire sul perché, con tanti buoni motivi per dire no, si insiste per favorire e scegliere la speculazione economica alla tutela del Bene Comune. Purtroppo, questo modo di governare non è altro che lo specchio della situazione politica nazionale, attraversata da una crisi meramente finanziaria, che si vuol superare attraverso il sacrificio delle comunità.

Personalmente - aggiunge Spalatino - credo che chi si candida a governare un paese debba necessariamente amare la propria terra e la propria gente, senza riserve alcune, poiché la funzione del politico è una delle più nobili del vivere umano.

Il Comitato A’Vast! che aderisce al Comitato per la Tutela del Territorio, fa appello a tutti i cittadini per favorire una mobilitazione di popolo contro la centrale a biomasse prevista a Punta Penna. La mobilitazione si rende necessaria, poiché la politica, allo stato attuale, non può più dare risposte politiche, ma semplicemente delegare all’economia le sue funzioni. Per questo credo sia giunto il momento di difenderci da soli e di mettere in moto tutte quelle iniziative indirizzate alla creazione di un Movimento che salvaguardi il Bene Comune".


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