Vasto: arte, musica ed eventi tra colline e mare

27 Febbraio 2012   13:04  

Vasto è un comune italiano di circa 40.579 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. È uno dei comuni più popolati d'Italia e sorge in una zona collinare a circa 140 m,s.l.m.

La sua costa si estende per 7 km di arenile e 13 km di scogliera. Il promontorio sul quale sorge la città dà origine al Golfo di Vasto, l'unica insenatura tra il Golfo di Ancona a nord e quello di Manfredonia a sud.

La prima popolazione che abitò Vasto fu costituita, secondo la leggenda, da tribù provenienti dalla Dalmazia. L'eroe greco Diomede arrivò sul posto nel 1170 alla guida degli Illiri e diede alla città il nome di Histon, (dal monte Histone di Corfù).

Verso il V secolo a.C. il sito fu occupato dai Frentani che potenziarono il primitivo approdo di Punta Penna. I molti reperti, recentemente rinvenuti, testimoniano l'esistenza di traffici marittimi e la grande importanza della città nel territorio frentano. Dopo le guerre italiche, confederata di Roma, di cui subì l'influenza civile e culturale, fu elevata alla dignità di Municipio Romano, con il nome Histonium,

Durante l'età imperiale acquisì potenza e prestigio, ma in epoca post-imperiale la città non fu risparmiata dalle invasioni barbariche, alle quali fece seguito un periodo oscuro nel quale si perse addirittura il suo nome.

Conquistata dall'esercito francese comandato da Guast d'Aymone, la città che da lui venne ricostruita prese il nome di quest'ultimo e, solo successivamente, per deformazione da Guasto divenne Vasto.

Dopo il periodo angioino, Vasto fu assegnata ai D'Avalos, di origine spagnola, che vi trasferirono il fasto della corte iberica. Cesare Michelangelo d'Avalos fece ricostruire il meraviglioso e massiccio Palazzo di Giacomo Caldora, distrutto dai turchi nel 1566, ma subito ricostruito in forme rinascimentali e tutt'ora visitabile. Esso rappresenta uno dei più significativi esempi di architettura rinascimentale abruzzese. Probabilmente, per ragioni di stabilità, la facciata primitiva, coperta dall'attuale, doveva mostrare costrutti estetici di notevole fattura a giudicare dalle poche testimonianze reperite.

Resti della precedente costruzione si notano tuttora nella elaborata bifora-cuspidata, di recente venuta alla luce, nel muro perimetrale che dà sull'attiguo giardino; così come il prototipo murario dentro il portale d'ingresso con disegno in armonia con l'antecedente soluzione architettonica.
Il Palazzo D'Avalos fu dimora di illustri personalità del tempo come Vittoria Colonna, Maria d'Austria, la Regina d'Ungheria e Re Ferdinando di Borbone. Al suo interno oggi si trova il Museo Archeologico, che raccoglie reperti di enorme valore appartenuti alle antiche civiltà che hanno abitato la zona del Vastese nel suo periodo di massimo splendore, durante l'epoca romana.

Sempre durante la dominazione spagnola avvenne, ad opera di Giacomo Caldora, la realizzazione del possente castello di Vasto, uno dei monumenti più rappresentativi della città, che dal suo ideatore prende il nome. La parte più interessante ed antica del castello affaccia su piazza Barbacani, mentre su piazza Rossetti prospetta il palazzo ottocentesco in stile neoclassico. L'edificio venne edificato su un preesistente castello (di cui è possibile osservare ancora oggi parte delle antiche mura) nel 1439, su disegno dell'architetto senese Mariano di Jacopo, detto Il Tàccola, secondo la nuova tecnica di fortificazioni a bastioni. Giacomo Caldora, signore del Vasto, ne ordinò la costruzione facendone la chiave di volta del sistema difensivo della città. Nel corso dei secoli ha subito varie trasformazioni e rimaneggiamenti. E' stato utilizzato come carcere per tutto il XVII secolo, ristrutturato e rinforzato militarmente nel 1713; nell'Ottocento il castello assunse funzione residenziale con sopraelevazioni esterne che hanno via via privato la struttura del suo uso e del suo aspetto militare, per adeguarlo alle esigenze abitative.
Oggi, la poderosa costruzione a pianta quadrata, che si sviluppa intorno ad un cortile, è formata da quattro cortine, due bastioni a mandorla con eleganti beccatelli e due torri, una termina con una cupola con il pinnacolo a lanternino e l'altra si presenta con una merlatura circolare. Un fossato cinge il lato settentrionale del castello, su cui vi e' un ponte levatoio. Il portale quattrocentesco, in pietra,incassato nel centro della cortina, si presenta ancora in buone condizioni. Il castello non e' visitabile perché proprietà di privati ed in parte è adibito ad uso residenziale e commerciale.

La città alta conserva molte testimonianze del suo passato; resti di ville Augustee e tracce di insediamenti medievali. Nei pressi di quella che fu, più tardi, la Chiesa di S.Pietro, si ergeva, in epoca romana, il Campidoglio; in Via Adriatica furono scoperte le Terme, le quali stanno a dimostrare quanto abbondante fosse l'acqua dei vastesi dell'epoca, i quali, nelle opere idrauliche, erano dei veri e propri maestri. Esse vennero riportate alla luce nel 1974 a seguito della demolizione del fabbricato che le sovrastava. Quasi certamente, in relazione allo stile ornamentale e ai motivi figurativi riportati, esse risalgono al II-III secolo d.C.. La colorazione è alternata con varie tessere e crea nette zone di contrasto di gradevole effetto. Degne di nota sono poi le due enormi cisterne ancora intatte situate al capo meridionale della Loggia Amblingh.

Da questo punto della città è possibile osservare tutta la bellezza del quartiere di Santa Maria, il quale rappresenta lo spirito popolare vastese. Lungo di essa si affaccia l'alta casa di Gabriele Rossetti, detto il Tirteo d'Italia; oggi l'abitazione è stata destinata ad Archivio comunale. Poco distante da essa l'Arco di Porta Santa Maria, detta anche Porta Catena, con l'arco a sesto acuto, sormontato da una graziosa loggetta.

Altri luoghi di indubbio valore artistico da visitare sono: la Cattedrale di San Giuseppe, Chiesa di Santa Maria Maggiore e Chiesa di San Pietro.

Degno di nota infine il Teatro Rossetti ,uno dei primi in Abruzzo, che fu realizzato nel 1818. Sorto sul sito della Chiesa di Santo Spirito, unita al convento dei Celestini (destinato in seguito a carcere), il teatro fu terminato nel 1830. Consta di tre eleganti ordini di palchi, di una raccolta platea e di un soffitto, accuratamente restaurato, su cui troneggia il dipinto di Federico Ballester.
L'ultimo restauro, terminato nel 2007 ha restituito alla città il Teatro, attualmente sede di spettacoli, concerti e convegni di studio.

Eventi e manifestazioni

Nonostante la sua bellezza e ricchezza dal punto di vista storico architettonico, Vasto resta una meta turistica prevalentemente estiva, grazie al suo splendido mare a alla riserva naturale di Punta Penna. La maggior parte delle manifestazioni ed eventi si svolge, di conseguenza, nei mesi estivi.

Nel mese di Luglio, ormai da oltre un decennio, ha luogo a San Salvo "L'Altro Cinema Film Festival": una rassegna cinematografica di indubbio valore, che verte ogni anno su un tema differente, oggetto di riflessione e dibattito. Alla manifestazione prendono parte noti artisti del cinema italiano che introducono le pellicole proiettate.

Altro appuntamento da non mancare per gli appassionati di cinema è il Vasto Film Festival, che si tiene nel mese di Agosto. Rassegna del cinema d'autore nazionale ed internazionale che convoglia a Vasto, ogni anno i grandi nomi del mondo del cinema. Nella splendida cornice del Centro Storico si può assistere alla passerella di attori e registi di fama mondiale che percorrono Corso de Parma per raggiungere il cortile di Palazzo D'Avalos, sede delle proiezioni.

Per gli amanti della musica, nel mese di luglio c'è invece, "Cammini Europei", un itinerario culturale che da oltre 10 anni illumina l'estate del Vastese con i grandi musicisti italiani ed internazionali.

Il progetto, ideato dall'associazione culturale Lightship di Vasto, ha ospitato in comuni del comprensorio vastese (San Salvo, Cupello, Monteodorisio, Gissi) importanti nomi del panorama musicale italiano e internazionale. Nel corso degli anni la rassegna è diventata un punto di riferimento per tutti gli appassionati di musica; nell'ultima edizioni sono state contate circa 20 mila presenze.

Sempre per gli amanti della musica, nel mese di Agosto, Vasto ospita i Seminari Musicali Internazionali.
La manifestazione, nel corso degli ultimi anni, ha acquisito sempre maggiore spessore, tanto da essere diventata un punto di riferimento per i cultori della musica colta.
Numerosi sono i musicisti che ogni anno partecipano ai seminari e arrivano da ogni parte d'Italia e dall'estero (Giappone, Svizzera, Germania, Polonia, Inghilterra, Corea, Danimarca, Stati Uniti, Canada etc.), impegnati ad arricchire la propria preparazione artistica sotto la guida di illustri docenti.
Durante il seminario sono previste lezioni ai corsisti e concerti gratuiti quotidiani disseminati nel territorio.

L'evento più importante di Vasto dal punto di vista storico e culturale, è però la consegna dell'onorificenza cavalleresca del Toson D'Oro, che si svolge solitamente a fine Agosto.

La storia racconta, che, nel 1723, con dispaccio dell'imperatore Carlo VI d'Asburgo, Don Cesare Michelangelo D'Avalos, marchese del Vasto, venne incaricato di conferire il collare del Toson d'Oro al Connestabile del Regno, il principe romano Fabrizio Colonna.
L'avvenimento assunse anche un valore altamente morale, quale validissimo elemento per la diffusione del Cattolicesimo in Europa, visti i legami che intercorrevano tra il principe Fabrizio Colonna e suo zio, il cardinal Carlo Colonna.
Ogni anno i Vastesi ricordano questo evento attraverso un grande corteo che vede la partecipazione di circa 250 figuranti, che indossano abiti di principi, dame di corte, nobili e prelati, cavallerizzi con i simboli delle casate dei d'Avalos e dei Colonna; tutti indossano costumi appositamente confezionati che ricalcano la moda del tempo.
Nella ricostruzione storica odierna, dopo il rito della Collazione, al canto solenne dell'Alleluja, le Illustri persone si mostrano dal balcone e salutano la folla per dare poi inizio ai festeggiamenti di corte.

Fanno seguito vari momenti di gaudio che allietano tutto il centro storico della città, tra minuetti settecenteschi, danze popolane, esibizione di fachiri e cavallerizzi, spettacoli di sbandieratori, mangiafuoco, antichi canti popolari; il tutto per concludersi a tarda notte.

Tra le tradizioni religiose ricordiamo:

La Sacra Spina (Venerdì precedente Settimana Santa)

Il Venerdì che precede la Settimana Santa a Vasto si celebra, con una imponente partecipazione popolare, la processione della Sacra Spina, conservata in un'artistica teca nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Le reliquia, che la tradizione considera proveniente dalla corona di Gesù, fu donata a don Ferdinando D'avalos da papa Pio IV. Dopo una giornata di celebrazioni liturgiche, la sera esce una spettacolare processione illuminata dalle fiaccole dei fedeli che attraversano le vie della città. Fino a qualche anno fa il Priore e i confrati, che anche oggi partecipano alla processione indossando l'abito cerimoniale, avanzavano con il capo coronato di spine in segno di mortificazione e penitenza.

Festa di Santa Maria Stella Maris (15 Agosto) e La processione di San Nicola (in Maggio)
Processioni molto suggestive nelle quali la Madonna e la statua di San Nicola vengono portati in processione con le barche, rispettivamente dal porto di Punta Penna e da quello dell'antica Meta fino alla Marina di Vasto e ritorno, e nelle quali i fedeli che li seguono, in coro ne cantano le lodi.

Festa di San Michele (29 Settembre)
Festeggiamenti in onore di San Michele arcangelo patrono della città. La storia racconta che durante le pestilenze avvenute nel XVII secolo, fu l'invocazione dell'Arcangelo Michele a placare la terribile epidemia. Tre giorni di festa, divenuti una tradizione consolidata a cui partecipa tutta la città, che si concludono da sempre con il concerto e fuochi artificiali che per l'occasione diventano ancora più attraenti agli occhi di tutti.


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