Vasto: dà fuoco alla casa della moglie maltrattata da mesi e fugge, ricercato tunisino

09 Novembre 2011   17:31  

E' ricercato in tutta Italia il tunisino di 26 anni che ieri sera, dopo aver litigato con la moglie, ha dato fuoco alla casa della donna e aggredito un poliziotto prima di darsi alla fuga. E' successo dopo le 22 in Via Lussemburgo, al civico 1, a Vasto, dove l'incendio divampato al primo piano di uno stabile, ha gettato nel panico l'intero condominio. Sono stati i vigili del fuoco, tempestivamente intervenuti sul posto, a domare le fiamme. Nella concitazione del momento, il nordafricano avrebbe dapprima colpito un poliziotto che cercava di fermarlo per poi dileguarsi nel trambusto. E' stata la moglie, poco dopo, a raccontare tutto alla polizia: da tempo l'uomo aveva dei contrasti con lei a causa del suo carattere aggressivo e violento. Piu' volte l'avrebbe maltrattata e umiliata.

Entrato clandestinamente in Italia, aveva raggiungere la moglie. La donna, che viveva in Italia gia' da tempo, ha raccontato ai poliziotti intervenuti i maltrattamenti subiti. Per ogni futile motivo veniva insultata, minacciata, picchiata e obbligata a non uscire di casa. Non aveva mai denunciato la situazione per paura delle reazioni violente dell'uomo. Esasperata dopo l'ennesimo litigio, aveva deciso di andare via di casa e chiedere ospitalita' a sua sorella. L'uomo l'aveva pero' rintracciata telefonicamente e le aveva chiesto piu' volte di tornare a casa. Terrorizzata dal fatto che potesse farle del male, la donna aveva rifiutato, anche perche' il loro figlioletto di due anni si trovava in Tunisia presso i genitori del marito.

Per tranquillizzarlo, la donna aveva promesso che sarebbe tornata nel giro di qualche giorno, inconsapevole del gesto che da li' a poco l' uomo avrebbe compiuto. Riempita una valigia con qualche effetto personale, avrebbe subito dopo appiccato il fuoco. Era ancora fuori dalla palazzina, il tunisino, quando la volante della Polizia e' intervenuta e il denso fumo nero avvolgeva lo stabile.

Sul posto gli operatori hanno trovato anche la moglie dell'uomo che nel frattempo era stata accompagnata dalla sorella. La donna ha raccontato agli agenti la sua vicenda, le sue paure e anche il fatto che suo marito era un clandestino. A questo punto l'uomo, preso dall'agitazione, non potendo vendicarsi della moglie in presenza della polizia, ha cominciato prima a togliersi i vestiti e poi, mentre pronunciava parole incomprensibili in arabo, ha cercato di allontanarsi. Uno degli agenti, capite le sue intenzioni lo ha fermato nel tentativo di calmarlo, ma e' stato improvvisamente colpito in pieno viso da un violento pugno. In pochi attimi l'uomo si e' dileguato precipitosamente tra le strade adiacenti facendo perdere le proprie tracce.

Secondo una prima ricostruzione l'uomo avrebbe dato fuoco ad un divano e in un attimo le fiamme si sono propagate incendiando le tende e i mobili.


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