Veltroni Vs Berlusconi, la sfida abruzzese

Ultimi fuochi prima del voto

13 Dicembre 2008   13:34  

Arriva puntualissimo in un gremito cinema Massimo il segretario del Pd Walter Veltroni dove ad attenderlo c'è tutta la dirigenza locale, il sindaco Cialente, la presidente Pezzopane, l'onorevole Lolli ed a sorpresa anche il rettore Ferdinando Di Orio.

È un fiume in piena il segretario del Pd contro il presidente Berlusconi, “inadeguato e inadatto alla crisi che stiamo vivendo e che continua a caratterizzarsi come uomo di spettacolo – attacca Veltroni – come ha dimostrato nei giorni scorsi a Pescara”; dove acquistando collane di corallo ha fra l'altro ha mostrato disprezzo – ha aggiunto Carlo Costantini – verso le centinaia di lavoratori delle aziende abruzzesi, dalla Micron alla Sevel, che stanno rischiando di perdere il posto.

“Chi non è in grado di analizzare il presente, non può progettare il futuro”, ha ribadito Costantini, considerando il centro destra e Berlusconi “una coalizione ed un leader che guardano al passato, quando pensano al centro oli come modello di sviluppo piuttosto che alle fonti rinnovabili”. Bordate al candidato del Pdl Chiodi, del quale Costantini dice di parlar poco perchè in questi due mesi non ha avuto modo di conoscerlo, continuamente oscurato dalla presenza di Silvio Berlusconi, evidentemente preoccupato dall'esito di queste elezioni, tanto da mandare in Abruzzo più ministri possibile.

Un intervento a 360 gradi sui problemi del Paese, quello di Walter Veltroni, dalla crisi economica di cui il governo non vuol prendere atto, avendo presentato un documento di programmazione economica e finanziaria completamente sbagliato perchè elaborato nell'ottica di una fase di espansione, alla mancanza di certezze sul futuro per i giovani ed alla svalutazione dei titoli di studio, alla riforma della magistratura, a proposito della quale Veltroni si dice contrario a qualsiasi assoggettamento dei PM al potere politico, fino ad arrivare alla questione morale: “se c'è uno in Italia che non ha diritto di parlarne si chiama Silvio Berlusconi”, ricordando che 47 parlamentari Pdl hanno avuto o hanno ancora problemi con la giustizia.

Infine l'appello al voto: “ogni atteggiamento astensionistico sarebbe un regalo a chi non lo merita”.

(MS)

 

23 novembre, Berlusconi a L'Aquila: la conferenza stampa integrale

 

 

Coretti incoraggianti accolgono Silvio Berlusconi e Gianni Chiodi al loro arrivo al PalaTricalle di Chieti, dove ieri sera il premier ha tirato la volata finale al candidato del Pdl, accompagnato dall'elogiatissimo imprenditore abruzzese Toto. Ecco i passi più significativi dell'intervento del premier.

Doppia notte senza dormire per il presidente del Consiglio a causa della riunione sul clima e del matrimonio della figlia Marina. "Stanotte - ha affermato il presidente del Consiglio ai giornalisti - non sono andato da dormire per fare la guerra vittoriosa a Bruxelles. Domani, ho un importante appuntamento familiare, che posso affrontare senza dormire perche' sono giovane".

Il voto dato all'Udc e alla Destra e' sprecato, mentre quello dato a Di Pietro e' abiezione morale: parola di Silvio Berlusconi. A conclusione del suo intervento al palazzetto dello sport di Chieti (con qualche settore vuoto), il premier arringa i simpatizzanti del centrodestra per andare a convincere gli indecisi e afferma: "Dite ai vostri amici e familiari che il voto dato all'Udc e alla Destra e' sprecato. A quelli che si sono lasciati abbacinare da cio' che il signor Di Pietro continua a predicare ogni giorno - ha aggiunto - dite che votarlo e' un vero e proprio atto di abiezione morale. Ma io sono sicuro che vinceremo e potremo stappare lo champagne, anche se io sono sostenitore degli spumanti italiani, e gustare i confetti che mi avete portato questa sera".

"Un cittadino giudicato da un tribunale di questo Stato e prosciolto in primo grado dovra' essere definitivamente liberato dall'accusa e non potra' piu' essere giudicato". La riforma della giustizia resta una priorita' del governo Berlusconi e comprendera' anche l'impossibilita' a processare nuovamente quanti verranno scagionati in prima istanza. Al Palatricalle di Chieti, Silvio Berlusconi rimarca quella che e' "una delle priorita'" per l'Italia: la riforma della giustizia. Essa dovra' dare tempi certi ai processi e risposte ai cittadini. "Abbiamo cominciato a farlo con la riforma del processo civile. Ma - ha sottolineato il presidente del Consiglio - dobbiamo occuparci anche della giustizia penale. Il nostro progetto punta alla separazione delle carriere. Oggi i magistrati che giudicano lavorano gomito a gomito con quelli dell'accusa, occupano gli stessi uffici e leggono la stessa Repubblica e la stessa Unita'. Noi vogliamo evitare proprio questo per far si' che abbia gli stessi diritti degli avvocati che difendono. Dovranno entrare da giudice col cappello i mano e dargli del lei".

Le modifiche al decreto Gelmini sulla scuola hanno fatto parlare di un parziale dietrofront della maggioranza, ma Silvio Berlusconi, ribatte: "Non abbiamo arretrato nemmeno di un centimetro". Il premier difende "l'ottimo lavoro" del ministro Gelmini e riconferma l'introduzione del voto in condotta "sacrosanto, che fara' media con le altre materie". Come pure il ritorno al maestro unico, "per dare continuita' didattica", e la reintroduzione del "caro vecchio grembiule". "Si verificava - ha proseguito - che alcuni bambini andavano a scuola con abiti griffati e i piu' poveri non potevano permetterseli. Il ritorno al grembiule rende tutti uguali. Solo l'infinita capacita' della sinistra di ribaltare la realta' poteva mettere in discussione una riforma seria e approvata dalla maggioranza della gente".

Il proprietario di AirOne, Carlo Toto, riceve i complimenti ed i ringraziamenti di Silvio Berlusconi, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale in Abruzzo, a Chieti. Il premier ha difeso la scelta di cedere Alitalia a Cai, che tra gli azionisti vede l'imprenditore abruzzese. Berlusconi attacca "la sinistra e i suoi sindacati che hanno fatto di tutto per far fallire l'iniziativa". "Adesso ci sono imprenditori che hanno messo i soldi e all'inizio dell'anno decollera' la nuova compagnia. Devo dare atto - ha detto - al vostro concittadino, ad un imprenditore assai capace, qual e' Carlo Toto, che con il suo impegno e la sua capacita' ha reso possibile il progetto". A questo punto Toto, seduto nel parterre, si e' alzato in piedi ed ha applaudito, mentre il premier lo ha ringraziato a nome personale e del governo.

Silvio Berlusconi accoglie a "braccia aperte" l'Udc, ma manda a dire che "non e' piu' il tempo della vecchia politica delle convenienze". Pdl e partito di Casini corrono separati in Abruzzo. Per questo il presidente del Consiglio sottolinea: "Noi pensiamo che non si possa stare a Trento con il Pd per vincere e poi governare con noi in Abruzzo. Crediamo che questa politica debba essere lasciata al passato. C'e' bisogno di una impostazione chiara e di un unico programma".

"I sondaggi ci danno un vantaggio di 13 punti". Un largo vantaggio del centro-destra sulla coalizione di centro-sinistra, secondo Silvio Berlusconi, alle elezioni regionali abruzzesi. La lista del Pdl "e' un laboratorio" che il premier vuole esportare in tutte le Regioni. "In Consiglio regionale - ha detto Berlusconi - creeremo un unico gruppo, e se l'Mpa di Lombardo eleggera' un rappresentante mi impegnero', personalmente a farlo entrare nel gruppo unico".

Nessun riferimento sull'inchiesta che ha portato l'Abruzzo al voto anticipato e nessuna citazione del leader del Pd, Walter Veltroni: questi i due particolari del discorso che Silvio Berlusconi ha tenuto per oltre un'ora al Palatricalle di Chieti, a conclusione della campagna elettorale. Gli elettori abruzzesi devono votare il candidato presidente, Gianni Chiodi e il Pdl "perche' squadra coesa e con un unico programma". Il buongoverno a livello nazionale, che ha risolto il problema dei rifiuti a Napoli, ridato prestigio all'Italia e sta cercando di fare le riforme, tra tutte quelle della scuola e della giustizia, Berlusconi lo porta ad esempio degli elettori abruzzesi. I duelli con il Pd sono lontani da Chieti, come pure il premier si tiene distante dalle inchieste giudiziarie che hanno decapitato la giunta abruzzese guidata da Ottaviano Del Turco. Il Cavaliere esalta l'imprenditore chietino, Carlo Toto, presente al comizio, per il "coraggio e l'impegno" profusi per far decollare Cai. Per l'Abruzzo ci sara' posto nel programma di infrastrutture che il prossimo 18 dicembre sara' approvato dal Cipe. Oltre 16 miliardi e mezzo di finanziamenti che serviranno a far partire i cantieri in tutta Italia e anche il raddoppio della tratta ferroviaria Pescara-Roma. Secondo il presidente del Consiglio, il centrodestra vincera' con il 13% dei consensi in piu'. "Lo dicono i sondaggi - dice soddisfatto Berlusconi - e potremo festeggiare con lo champagne, anche se io amo gli spumanti italiani, e i confetti di Sulmona". Agli alleati di un tempo, ovvero l'Udc di Casini, Berlusconi manda a dire che bisogna "finirla con la vecchia politica delle convenienze". "Non possono stare a Trento con il Pd e poi con noi in Abruzzo". Da qui l'ammonimento rivolto alla platea: "Dite ai vostri amici e agli indecisi che il voto dato all'Udc e alla Destra e' perso". La battuta finale il premier la riserva al nemico di sempre, Antonio Di Pietro: "Chi si fa abbacinare da cio' che il signor Di Pietro continua a predicare ogni giorno - riferendosi anche al candidato presidente dipietrista, Carlo Costantini - commette un vero e proprio atto di abiezione morale".


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