Venturoni ottiene obbligo dimora, Tancredi chiede archiviazione
E' durato mezz'ora l'interrogatorio, che si è svolto in Procura a Pescara, del senatore del PdL, Paolo Tancredi, indagato nell'inchiesta sulla realizzazione di un impianto di bioessiccazione di rifiuti a Teramo.
Al termine dell'interrogatorio il difensore di Tancredi, che è indagato per corruzione, ha presentato ai PM una memoria difensiva sulla vicenda ed ha chiesto l'archiviazione per il suo assistito.
Per quanto riguarda i suoi rapporti con l'imprenditore Di Zio, finito agli arresti domiciliari nell'ambito della stessa inchiesta, il senatore Tancredi ha detto ai cronisti che si è trattato "di rapporti sporadici di un politico con un imprenditore importante. Rapporti normali". L'esponente del PdL ha spiegato che c'è stato un contributo ma non a lui bensì al partito, a Roma: "un contributo - ha aggiunto Tancredi - che tutti possono verificare. Nessuna connessione con i fatti attribuiti". Da parte sua il difensore di Tancredi, l'avvocato Borzone ha detto che "ci sono fatti che non collimano logicamente. Per quanto riguarda il mio assistito, questa impostazione accusatoria ci sembra un azzardo logico".
Sulla questione della competenza territoriale e delle intercettazioni telefoniche, l'avvocato ha detto che sono altre le ragioni sulle quali si riserveranno di intervenire "ma - ha concluso Borzone - è il merito della vicenda che è chiaro: il minuscolo ruolo del senatore Tancredi è puramente politico, non c'è nulla di illecito".
Intanto l'assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, ha ottenuto l'obbligo di dimora. Lo ha deciso questa mattina il GIP del tribunale di Pescara, Guido Campli. Anche la Procura aveva espresso parere favorevole ad un affievolimento della misura cautelare nei confronti di Venturoni che era finito agli arresti domiciliari il 22 settembre scorso insieme all'imprenditore Rodolfo Di Zio. L'inchiesta della Procura di Pescara sulla gestione dei rifiuti in Abruzzo conta in totale 12 indagati.
Luca Pompei per il tg di Rete8
