Verdi contro la caccia: ricorso alla procura regionale della corte dei conti

13 Settembre 2012   16:18  

Riceviamo da Walter Caporale, capogruppo dei VERDI al Consiglio regionale e publbichiamo:

“Ci troviamo, come ormai ogni anno, ad annunciare la sospensione cautelare di buona parte del calendario venatorio da parte del TAR. Quest’anno abbiamo particolari motivi per rallegrarci, perché la sospensione è stata concessa, per gravi ragioni di urgenza, ancora prima dell’udienza per discutere la sospensiva, che è fissata per il prossimo 26 settembre.

Fino ad allora, non si potranno cacciare le specie in declino, come la quaglia e la tortora, e non si potrà andare a caccia nei siti particolarmente protetti: siti della rete Natura 2000, SIC/ZPS, nelle Aree di presenza dell’Orso individuate dal Piano per la Tutela dell’Orso Marsicano. Tutte attività che, invece, erano state previste nel calendario venatorio.

E non è che alle sospensive che otteniamo poi non facciano seguito i provvedimenti di merito.

A giugno è stata depositata la sentenza relativa all’impugnazione del calendario venatorio dello scorso anno, sempre in buona parte sospeso cautelarmente, e poi duramente censurato con la predetta sentenza, che ha anche ritenuto fondata la questione che abbiamo sollevato in relazione a quell’articolo della Legge Regionale 10/04 che istituisce il cosiddetto comparto unico sulla migratoria, che determina una inaccettabile pressione venatoria della quale andremo a discutere innanzi alla Corte Costituzionale.

Ciononostante, ci troviamo costretti ogni anno a ricorrere in fretta e furia alla Magistratura per contestare l’operato della Regione, che si discosta dalle previsioni normative, come quella che prevede che il calendario debba essere pubblicato entro il 15 giugno e che debba uniformarsi o indicare le ragioni di discostamento rispetto alle indicazioni dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione dell’Ambiente), come quelle relative all’utilizzo di munizioni atossiche per la caccia agli ungulati, e debba essere preceduto, quando manchi un Piano Faunistico regionale, come nel nostro caso, da una Valutazione di Incidenza Ambientale.

Ora chiederemo la conferma del provvedimento di sospensiva all’udienza del 26 settembre, e poi andremo a discutere il merito del ricorso, che ci attendiamo che venga accolta anche quest’anno.

Intanto i legali delle associazioni ricorrenti stanno valutando quanto necessario per il ricorso alla Procura regionale della Corte dei Conti in cui chiederemo il risarcimento dei danni da parte di chi reitera documenti impugnabili a danno della Fauna Selvatica al solo scopo di fare gli interessi delle doppiette”


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