Verso la riforma dei Confidi: meno burocrazia per i crediti alle piccole aziende

14 Novembre 2013   12:58  

Un provvedimento volto a garantire maggiore efficienza a tutta la filiera del credito ed a generare un effetto positivo sia per le banche sia per i Confidi e' stato messo a punto dalla Giunta regionale.

La finalita' e' quella di consentire ai Confidi e quindi al sistema delle piccole e medie aziende, di accedere direttamente, cioe' senza il tramite del mondo bancario, al Fondo Centrale di Garanzia che e' assistito dalla garanzia dello Stato.

L'utilizzo del Fondo centrale di garanzia viene limitato alla controgaranzia attraverso i Confidi per operazioni di importo contenuto.

La novita' e' stata presentata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, dal vicepresidente ed assessore allo Sviluppo, Alfredo Castiglione.

Si tratta di una diversa modalita' di utilizzo del Fondo centrale di garanzia e quindi di una misura tesa a favorire le piccole e medie imprese.

Precedentemente, infatti, quando le micro, piccole e medie imprese avevano bisogno di un finanziamento finalizzato all'attivita' di impresa, dovevano necessariamente passare per il tramite del sistema bancario per farsi garantire l'operazione.

Adesso, l'impresa, fino ad un ammontare di 100 mila euro di finanziamento, puo' attivare, attraverso i Confidi, la cosiddetta "controgaranzia" senza bisogno di far ricorso al sistema bancario.

In sostanza, e' il Confidi a garantire direttamente il finanziamento.

"A conferma della forte attenzione della Regione verso il mondo dei Confidi - ha dichiarato Castiglione - abbiamo preferito attivare la leva delle garanzie piuttosto che quella dei tassi di interesse.

Non e' un caso, infatti, che il nostro sistema produttivo sia composto per l'80 per cento da piccole e medie imprese che incontravano grosse difficolta' a farsi controgarantire il finanziamento dal Fondo Centrale di garanzia"

L'altra novita' - ha aggiunto Castiglione - e' quella di mettere i nostri Confidi nelle condizioni di portare al Fondo Centrale di Garanzia non singole pratiche, ma interi pacchetti, in modo da poter ulteriormente semplificare e snellire le procedure.

Naturalmente i Confidi certificheranno tutto cio' che prsenteranno direttamente al Fondo Centrale di Garanzia, ed i Confidi piu' strutturati saranno certamente piu' rappresentativi ad esplicare simili procedure.

I vantaggi per il sistema imprenditoriale - ha sottolineato Castiglione - non sono pochi e consistono nella possibilita' per un maggior numero di imprese di essere assistite nell'accesso al credito dalla garanzia a ponderazione zero, nella semplificazione dell'accesso al credito e nella fruizione del supporto dei Confidi nella relazione con il sistema bancario e della contrattazione collettiva espletata da questi ultimi.

Ma ci saranno vantaggi anche per gli istituti di credito attraverso l'ampliamento significativo dei volumi di credito erogato che beneficiano di copertura in termini di garanzia, nella fruizione della garanzia 'implicita' dei Confidi e della loro piu' mirata capacita' di selezionare le imprese di minori dimensioni meritevoli di credito e una conseguente riduzione del tasso di sofferenza complessivo".

Un provvedimento che si aggiunge ai due bandi rivolti al mondo del credito: quello relativo al Fondo rischi da 18,5 milioni di euro nell'ambito dei fondi Por Fesr e quello da 14 miliioni di euro, appena scaduto, destinato a rafforzare il patrimonio dei Confidi.

 


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