Vertice a Pescara sulla vicenda Aca

25 Luglio 2013   09:25  

“Rispetto umano nei confronti della vicenda personale che sta interessando il vertice dell’Aca, dopo i provvedimenti restrittivi che hanno interessato le figure apicali dell’Azienda acquedottistica. Tuttavia ora la priorità per i 64 Comuni soci dell’Aca è quella di garantire l’operatività di un’azienda che gestisce le nostre reti idriche, a tutela dell’interesse dei cittadini. Per tale ragione, attenderemo, proprio per garbo nei confronti del Presidente, gli interrogatori previsti per domani; poi, tra venerdì e lunedì invieremo una nota al Collegio dei Revisori dell’Aca per chiedere di verificare lo stato di decadenza del Consiglio d’Amministrazione dell’Aca, in cui anche il membro Concetta Di Luzio ha rassegnato quest’oggi le dimissioni, lasciando sostanzialmente solo il vicepresidente Di Michele, il cui mandato è però già scaduto da due anni e che comunque può occuparsi esclusivamente dell’ordinaria amministrazione. A questo punto potremmo aprire una nuova pagina nella gestione dell’azienda, con la convocazione di un’Assemblea urgente e formale dei soci e applicare quelle norme della Spending Review che Comuni come Pescara, Chieti, Montesilvano o Spoltore, hanno auspicato anche nei mesi scorsi”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine del vertice informale odierno convocato con i sindaci dell’Aca. Presenti, oltre a Pescara, rappresentata anche dall’assessore alle Società Partecipate Marcello Antonelli, anche i Comuni di Chieti, San Giovanni Teatino, con il sindaco Luciano Marinucci e l’assessore Alessandro Ferragalli, Spoltore, con il sindaco Luciano Di Lorito, Elice, con il sindaco Gianfranco De Massis, Alanno, Città Sant’Angelo, con il sindaco Gabriele Florindi, Picciano, Cepagatti, con il vicesindaco Di Meo, e Manoppello.

“L’incontro odierno – ha detto il sindaco Albore Mascia – nasce ovviamente dalle ultime vicende che hanno purtroppo interessato il vertice dell’Aca e sulle quali nessuno intende speculare, anzi tutti esprimono solidarietà umana al Presidente. Tuttavia Pescara ha da sempre avuto un atteggiamento critico nei confronti dell’Aca, con la quale abbiamo anche un giudizio pendente per quella governance oggi finita sotto la lente d’ingrandimento e oggi auspicavamo una maggiore partecipazione di sindaci visto che il nostro obiettivo è quello di pensare al futuro di un’azienda di assoluta rilevanza, abbandonando l’appartenenza ai partiti e agendo con senso di responsabilità. Oggi apprendiamo che, dopo l’arresto del Presidente, il membro del Cda Concetta Di Luzio ha rassegnato le proprie dimissioni, anche perché per la legge 39 comunque era in condizioni di incompatibilità, e anche il vicepresidente Di Michele è in condizioni non agevoli. Ma in questo modo di fatto l’Aca può occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione.

La prima proposta è che l’Ato, che esercita il controllo analogo sull’Aca, assuma ulteriori responsabilità e che possa intervenire. Poi oggi ci si offre la possibilità di applicare le norme della Spending Review, ossia l’azzeramento dell’attuale management, per poi procedere con la convocazione di un’Assemblea formale, e con la nomina di un nuovo Consiglio, che veda la presenza di due rappresentanti dei Comuni soci, a costo zero per l’Ente, o che si applichi il metodo che il Comune di Pescara ha già sperimentato sulle nostre società partecipate, ossia la nomina di un amministratore unico, che però dovrà essere una persona capace e competente, che riesca a far uscire l’Aca dalle secche in cui si trova, e in questo senso deve prevalere l’interesse pubblico rispetto ai partiti”.

Il sindaco Florindi ha manifestato la necessità “di procedere a una ricognizione preliminare sulle condizioni reali dell’Aca. A oggi il Cda è scaduto, dopo le dimissioni del sindaco Di Luzio”. “Credo nell’amministratore unico – ha concordato il sindaco Di Lorito – purchè sia una persona competente, capace di ripuntualizzare la centralità della società pubblica”. A sollevare perplessità sulle procedure è stato il sindaco di Elice De Massis che ha chiesto qualche giorno di attesa prima di assumere decisioni.

“Oggi – ha ribadito il sindaco Albore Mascia – la nostra unica preoccupazione è quella di dare continuità del servizio, operatività e una governance all’Aca. Tuttavia accogliamo l’appello del sindaco De Massis e per garbo umano attenderemo gli interrogatori di domani. Poi però tra venerdì e lunedì invieremo una nota al Collegio dei Revisori dei Conti per chiedere di verificare l’azzeramento del Cda e quindi di procedere con la convocazione formale di un’Assemblea dei soci in cui avremo la possibilità di decidere e votare la nuova governance dell’Aca, pensando che allo stato attuale ci sono cantieri in corso che rischiano di bloccarsi non rientrando nell’ordinaria amministrazione e questo dobbiamo impedirlo nell’interesse della collettività”.

 


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