Vertice odierno del Comitato Sicurezza per l'omicidio a Pescara in via Polacchi

03 Maggio 2012   22:32  

“Le Istituzioni dimostreranno massima fermezza nell’affrontare il ‘caso’ dell’omicidio del giovane Domenico Rigante, un ragazzo di appena 24 anni, freddato lo scorso primo maggio. Le indagini stanno andando avanti e le Forze dell’Ordine assicureranno alla giustizia i colpevoli. Tuttavia oggi come sindaco di Pescara lancio alla città un appello alla ragionevolezza: non possiamo e non dobbiamo creare un clima di faide e ritorsioni, alla violenza non possiamo rispondere con altra violenza. Dobbiamo invece impegnarci per garantire ai nostri figli una città che, pur essendo ‘grande’, comunque sia vivibile e in cui si abbia una chiara percezione della sicurezza. So che è difficile in questo momento, a caldo, difendere tali valori, ma dobbiamo farlo, è nostro dovere, come uomini e come rappresentanti delle Istituzioni”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia uscendo dal vertice del Comitato per l’Ordine pubblico e la Sicurezza convocato per la mattinata odierna dal Prefetto Vincenzo D’Antuono su richiesta del sindaco Albore Mascia stesso e che si è svolto alla presenza, tra gli altri, di tutte le Autorità militari e del Presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa.

“La violenza non deve generare altra violenza, oggi siamo chiamati tutti al senso di responsabilità, alla ragionevolezza, per il bene di Pescara – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Sul territorio non c’è un clima di faide e ritorsioni, non dobbiamo alimentare tali sentimenti, perché se passasse tale idea, ci addentreremmo in un vicolo cieco, senza uscita. Pescara resta una città tranquilla, dove sicuramente si sono verificati episodi che devono destare attenzione e infatti nel corso del vertice odierno del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, Istituzioni e Forze dell’Ordine, abbiamo ribadito che dobbiamo fare più ‘sistema’ e quadrato. E’ evidente che per numero di abitanti, 130 mila residenti, che di giorno diventano anche il doppio, Pescara è una grande città, dove però c’è ancora una chiara percezione di sicurezza. Oggi, durante la riunione, abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente il sistema di vigilanza sul territorio, coordinando meglio il lavoro delle Forze dell’Ordine, sentendoci continuamente, e a tale scopo arriveranno complessivamente 20 ulteriori forze del Reparto Mobile della Polizia da Senigallia, al fine di rafforzare anche i controlli e la presenza delle Istituzioni nei quartieri in cui ci sono i nomadi ben conosciuti dalle Forze dell’Ordine. Ovviamente il momento più delicato che dovremo gestire con grande accortezza sarà quello dei funerali, previsti per domani, alle 15, nel quartiere Villaggio Alcyone, e il Comune garantirà la massima collaborazione anche con la presenza in forze della Polizia municipale. Peraltro io stesso parteciperò, da cittadino, ai funerali con il Presidente della Provincia Testa: non conoscevo personalmente Domenico Rigante, ma da rappresentante delle Istituzioni e da uomo ritengo importante esserci e testimoniare la mia vicinanza umana a una famiglia così tragicamente ferita nell’animo. Ora però, comprendo la rabbia, comprendo il dolore, comprendo il senso di impotenza dei familiari e degli amici del giovane ucciso, ma ritengo importante comunque lanciare un appello: dobbiamo evitare contrapposizioni. La verità è che oggi, per colpa di scelte politiche scellerate compiute in passato dalla politica e che non condivido, Pescara è una città che conta tra i propri residenti molte famiglie di nomadi abituate a delinquere, che però fanno parte non del tessuto economico, visto che non producono economia, ma del tessuto sociale, perché qualcuno ha dato loro una casa  popolare, dalla quale abbiamo difficoltà anche a mandarli via quando delinquono. Ora però non possiamo risolvere il problema scatenando la violenza. L’amministrazione comunale – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – continuerà a lavorare senza sosta sul fronte della sicurezza come abbiamo fatto sino a oggi. A giorni sottoscriveremo il Patto per la Sicurezza, proposto nel 2008 e oggi in dirittura d’arrivo, ossia un accordo tra Forze dell’Ordine e Istituzioni per pianificare, ad esempio, il potenziamento della videosorveglianza dell’intera città, in modo da evitare interventi estemporanei da parte dell’amministrazione comunale. E, ancora, siccome il fenomeno che ha avuto una tragica conclusione, sembra aver avuto inizio nel centro storico, ricordiamo anche che stiamo per completare la realizzazione e l’allestimento della sede distaccata della Polizia municipale in via delle Caserme in modo da garantire la presenza dei nostri agenti nelle ore serali, soprattutto nei fine settimana, quando l’area è punto di ritrovo per migliaia di giovani, e dando a tutte le Forze dell’Ordine un vero punto operativo d’appoggio”. All’uscita dalla riunione del Comitato per la Sicurezza, il sindaco Albore Mascia con il Presidente della Provincia Testa ha incontrato il fratello più piccolo della vittima accompagnato da Mimmo Nobile che hanno annunciato la manifestazione promossa nella piazza del Comune, in piazza Italia, domenica prossima, 6 maggio, alle 10, alla presenza delle Istituzioni. “Noi ci saremo – ha assicurato il sindaco Albore Mascia – garantendo sin d’ora l’impegno, nostro e delle Forze dell’Ordine, per assicurare al più presto alla giustizia i responsabili dell’omicidio di Domenico Rigante. Non molleremo di un centimetro e domenica ascolteremo la voce della città, alla quale assicuriamo fermezza verso chi si macchia di reati inauditi, come l’assassinio di un giovane di 24 anni, e contro chi delinque in genere, imponendo il rispetto delle regole e punendo chi le viola. Ma ancora una volta rivolgo a tutti il mio appello alla ragionevolezza, Pescara non può trasformarsi in un Far West. Intanto domani sarà il giorno del dolore, quando tutta la città si stringerà attorno a Domenico Rigante e alla sua famiglia per l’ultimo saluto”.

 

 


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