Via XX Settembre, palazzo sprofonda ''nel silenzio''

Terremoto

01 Ottobre 2009   11:58  

Su via XX Settembre c'era un palazzo, al civico 123, di quattro piani, di cui nessuno parla.

Non lo si nomina ne' sui giornali ne' in televisione perche' e' imploso nelle sue fondamenta, costruite sopra caverne piene d'acqua.

La denuncia viene da una cittadina aquilana che nel crollo di quell'edifico ha perso la madre. Insieme a lei sono morte altre quattro persone, ritrovate dai soccorritori - come racconta - sotto al livello del garage.

"Nei giorni precedenti al sisma - continua - ci avevano detto che quel palazzo non correva pericoli ma fin dagli anni Settanta sapevamo che la casa non era sicura: 'Le colonne non avrebbero retto' ci dissero trent'anni fa". E il terremoto del 6 aprile scorso ha confermato gli allarmi degli anni precedenti. "L'ascensore esterno, nuovo di zecca, era ridotto ad una scatoletta e io mi sono ritrovata tra le mani il citofono in pezzi, un vero e proprio puzzle che mi chiesero di ricomporre per capire di quanti piani fosse la casa. Non avevano la piu' pallida idea di come fosse il palazzo".

Secondo la donna, dell'edificio al civico 123 non si parla perche' e' l'unico ad essere sprofondato: "E' rimasto un cratere", conclude.

Anche su quel crollo, tuttavia, ci sarebbe un'inchiesta della magistratura i cui atti sono stati secretati: "Siamo in attesa di sapere le cause di un crollo cosi' anomalo".

 

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