Via ai lavori per il ripristino del prato davanti Collemaggio

Prenderanno avvio oggi i lavori di sistemazione del piazzale antistante la basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove tornerà il prato (nella foto come era e come tornerà ad essere).

“Il piazzale di Collemaggio che, fino al 6 aprile 2009, era coperto da un bellissimo prato – ha dichiarato l'assessore comunale all'Ambiente Moroni – è stato occupato da un campo di accoglienza, una delle cosiddette tendopoli, dalla data del sisma, quando fu uno dei primi ad essere allestiti, e fino al settembre dello scorso anno. Dopo lo smantellamento del campo e a seguito dei danni riportati dal verde, la Protezione Civile aveva coperto l’area con del pietrisco. Ai fini del ripristino del prato e quale atto iniziale dei lavori di sistemazione dell’area, da domani si inizierà a rimuovere la ghiaia. Si tratta – ha ricordato l’assessore – di un lavoro complesso, dal momento che dovremo asportare 840 metri cubi di sassi e ciottoli e pertanto sarà determinante il supporto del 33esimo Reggimento Artiglieria Acqui, che già aveva validamente collaborato per sistemare l’area in vista delle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana. Il piazzale è parte integrante del recupero dell’intero coplesso di Collemaggio – Parco del Sole, per il quale ci prepariamo ad avviare un dibattito partecipato che porti all’elaborazione di un master plan condiviso, sia a livello istituzionale che di società civile. Quanto alla cura del verde pubblico, abbiamo due progetti. Uno relativo all’adozione di aree verdi, già partito sperimentalmente nei mesi scorsi attraverso l’iniziativa “L’Aquila rinasce anche dal verde”, con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e del volontariato. L’altro, invece, è legato a un bando per la manutenzione delle aree verdi che le risorse a nostre disposizione, sia in termini economici che di personale, non ci consentono di gestire direttamente. Ricordo ancora – ha concluso Moroni – che il Parco del Sole era stato ripulito, l’estate scorsa, grazie alla Caritas. A questo proposito vorrei sottolineare che sarebbe civile abitudine e buona educazione lasciare il verde pubblico nelle stesse condizioni in cui è stato consegnato e affidato dalla municipalità a chi lo usa per iniziative di qualsiasi genere”.