Il pubblico ministero chiede il rinvio a giudizio per l’ex vigile urbano coinvolto in gravi accuse, tra cui violenza sessuale e diffusione di filmati osé.
Il pubblico ministero Edoardo Mariotti ha chiesto il rinvio a giudizio per un ex vigile urbano di Sulmona, accusato di gravi reati, tra cui violenza sessuale, tentata estorsione, simulazione di reato e diffusione di materiale pornografico. L’uomo, che fino a poco tempo fa aveva ricoperto anche ruoli dirigenziali nella polizia municipale di Sulmona, dovrà affrontare un’udienza preliminare il 12 dicembre prossimo davanti al GUP Marta Sarnelli.
Le accuse contro il vigile urbano derivano da un episodio avvenuto lo scorso anno. La presunta vittima, una donna di Sulmona, si era recata al commissariato di polizia per sporgere denuncia dopo la conclusione della sua relazione con l’imputato. Secondo l'accusa, l’uomo, dopo aver prestato una somma di 800 euro alla sua ex compagna, avrebbe tentato di recuperare il credito attraverso prestazioni sessuali. Inoltre, sarebbe coinvolto nella diffusione di filmati a contenuto osé riguardanti la donna.
In risposta alle accuse, la difesa dell’indagato nega fermamente i reati e ha presentato una controquerela per minacce, sostenendo che le accuse siano infondate.
Il caso ha sollevato notevole interesse pubblico, non solo per la gravità delle accuse ma anche per il ruolo dell’imputato nella polizia municipale, una professione che richiede un alto livello di integrità e responsabilità. L’udienza preliminare sarà cruciale per determinare se ci siano elementi sufficienti per procedere con il processo. Le autorità e il pubblico attendono ulteriori sviluppi su questo delicato caso di giustizia penale.