Villa Pini, Mascitelli (IdV): gli stipendi un atto dovuto

"Basta con le prepotenze"

17 Settembre 2008   13:00  

"Sul bisogno di certezze e la dignita' del lavoro degli operatori sanitari in futuro non si puo' continuare, a scadenze periodiche e prefissate, ad accettare ultimatum indegni. Il pagamento degli stipendi, dopo sei mesi, ai dipendenti del gruppo Villa Pini e' un dovere contrattuale e non una gentile concessione. Se non si afferma questo principio, si continuera' a mantenere sospesa una spada di Damocle sulla testa dei lavoratori anche in futuro". Lo ha dichiarato il Coordinatore Regionale dell'Italia dei Valori dell'Abruzzo senatore Alfonso Mascitelli sulle periodiche difficolta' che incontrano gli operatori di un gruppo della sanita' privata. "La legge regionale di riordino dei posti letto - prosegue Mascitelli - prevede espressamente che 'La liquidazione dei corrispettivi maturati dalle Case di cura private e' subordinata al rispetto dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e delle dotazioni organiche di ciascuna struttura privata accreditata'. Che io sappia non c'e' nessun principio contrattuale che autorizza un imprenditore a privarsi di 15 milioni di euro per pagare mazzette e non avere poi liquidita' per pagare gli stipendi. E che non vi sia alcun atteggiamento persecutorio sulle attivita' dell'imprenditoria privata lo dimostra il fatto che, caso unico in Italia, e' consentita, sempre per legge regionale, la riorganizzazione dei Piani industriali non solo per strutture ma anche per gruppi. In sostanza si e' data ampia discrezionalita'. Ma - sottolinea Mascitelli - ogni pazienza ha un limite. Se poi queste cose non si dicono perche' il re delle cliniche private incute paura, allora tutto quello che e' successo non servira' a nulla. Cambieranno le teste, facendo fuori quelle che non servono piu', ma l'andazzo - conclude - sara' sempre lo stesso".


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