"L'indagine della Commissione Parlamentare sulla Sanita' sulle strutture di riabilitazione psichiatrica del Gruppo Villa Pini e le verifiche del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Chieti, hanno confermato il grave, vergognoso ed incivile stato in cui sono tenuti i pazienti psichiatrici in Abruzzo e, in particolare, nella provincia di Chieti". E' quanto afferma Angela Scottu, della segreteria regionale della Cgil, che denuncia "le drammatiche conseguenze della mancata o parzialissima applicazione in Abruzzo della riforma psichiatrica", la "totale inappropriatezza dell'assistenza e delle cure erogate dalle strutture sanitarie private" e lancia una serie di richieste. "La proprieta' del gruppo Villa Pini - dice la sindacalista - dovrebbe adeguare strutture, assistenza e personale secondo gli standard di legge in tempi brevi assicurando, durante i lavori di ristrutturazione, sistemazioni alternative agli ospiti. La Regione, applicando il Piano Sanitario vigente, dovrebbe avviare il riordino della residenzialita' psichiatrica, creando e attivando le diverse tipologie di strutture determinando le tariffe giornaliere. Si dovrebbe procedere, poi, a riclassificare le strutture attraverso la valutazione funzionale e individuale dei pazienti da parte del Centro di Salute Mentale, per ospitarli nelle strutture piu' adeguate ai vari livelli di disabilita'. La Regione e il commissario alla Sanita', Redigolo, dovrebbero chiedere al governo - conclude Scottu - di rimodulare il Piano di Rientro dal deficit sanitario per garantire le risorse necessarie ad attivare i servizi sociosanitari integrati, per potenziare i Dipartimenti di Prevenzione e quelli per la Salute Mentale".
