Una storia terribile quella della 22enne ridotta in stato di schiavitù lavorativa e sessuale dai suoi datori di lavoro.
Il triste racconto di Maria (nome di fantasia) che a 20 anni si è ritrovata a lavorare in una stireria di Città del Messico e a dover subire per 24 lunghissimi mesi le angherie dei suoi datori di lavoro.
Sevizie, stupri e lei sempre incatenata a quell'asse da stiro, di giorno lavorava e di notte subiva le indicibili violenze.
Le violenze non iniziano subito, ma i suoi aguzzini diventano incontentabili dopo averla accusata di un furto in casa.
Così hanno cominciato a punirla, hanno smesso di pagarla e l'hanno mantenuta reclusa e incatenata.
Solo grazie alla fortuna è riuscita a fuggire ed a rifuggiarsi in un commissariato di polizia dove ha raccontato la sua terribile esperienza.
Cinque persone sono state arrestate nello stabilimento dove lavorava la donna, ricoverata per accertamenti medici.