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Aver mantenuto nei 3 gradi di giudizio la condanna per il rappresentante dello Stato (presidenza Consiglio dei Ministri-Protezione Civile) è una vittoria enorme perchè acclara definitivamente che, a L'Aquila, lo Stato ha sbagliato ed ha ucciso.
Rimane la rabbia e la delusione per il ribaltamento della sentenza di primo grado in appello ed in cassazione basato su escamotage, cavilli, magheggi ed artifizi legali che hanno reso non punibile l'imperizia, l'imprudenza e la negligenza della parte scientifica della "COSA ANONIMA", ovvero la fantomatica Commissione Grandi Rischi.
Oggi e per sempre mi chiederò chi erano, cosa erano venuti a fare e dire a L'Aquila, cosa rappresentavano quei 6 "uomini di scienza".
Nel nostro Paese, purtroppo l'assunzione di responsabilità latita e lo Stato insabbia scientificamente ed artificiosamente la realtà dei fatti.
Provo dolore per le parti civili escluse nei vari gradi di giudizio: tutti siamo stati tranquillizzati!
Provo delusione e rabbia nei confronti della mia città che ci ha lasciato soli in questa Battaglia e che ha già dimenticato i propri morti.
Provo riconoscenza e ringrazio quella manciata di Aquilani che ci è stata vicina in questo percorso di 6 anni.
La Battaglia per la VERITÀ e la GIUSTIZIA continua. Senza se e senza ma.