Vittorio Sgarbi si candida alla guida del Paese in alternativa a Beppe Grillo

27 Giugno 2012   10:06  

''Se tutto rimane come ora, il Pdl è in caduta libera e rischia di perdere elettori a favore di Grillo. A meno che non trovi al suo interno un'alternativa al comico''

L'analisi politica è a firma di Vittorio Sgarbi. critico d'arte, mattatore televisivo, ex e poi post-berlusconiano, baby pensionato, visto che dall'età di 54 anno ogni mese percepisce dallo Stato 8.455 euro, godendo di un vitalizio per qualche annetto da parlamentare.

 I numeri gli danno comunque ragione, tutti i sondaggi danno il Pdl in caduta libera e a rischio liquefazione. Sgarbi però non si limita all'impietosa terapia e guardandosi intorno, riflettendo a lungo, probabilmente davanti ad uno specchio, ha individuato anche la soluzione e l'identikit dell'uomo della provvidenza.  

''L’unico nome che ho è il mio'' rivela: molto più di Jerry Scotti, Matteo Renzi o Daniela Santanchè,  il salvatore del berlusconismo, insomma, afferma Vittorio Sgarbi, non può che essere Vittorio Sgarbi, già sindaco del Comune di Salemi con scarsa fortuna giudiziaria. 

Sgarbi presenterà  così il 14 luglio prossimo il Partito della Rivoluzione, che insieme ad altre liste civiche potrebbe non solo frenare la caduta libera del berlusconismo, ma riportarlo al di sopra del 30%.

Qualcuno storce però il naso a causa del nome scelto per la nuova formazione politica, che contiene la terribile parola ''rivoluzione'' che potrebbe spaventare, molto più delle urla animalesche di Sgarbi nei salotti televisivi,  l'elettore moderato, per non dire le caste che devono i loro verghognosi previlegi al totale immobilismo della società italiana.

Spiega però Sgarbi: ''Partito della Rivoluzione? Guardi, uno che chiama il partito con il nome di un albero oppure  “5 stelle”, è un poveretto che ha soltanto voglia di stare comodo. Io non sono come lui. Io voglio la rivoluzione…'' 

 A Berlusconi, che con Sgarbi condivide la passione per le belle donne, l'idea piace molto.

Diverso il discorso per i colonnelli del Pdl.  Il capogruppo Fabrizio Cicchitto tuona senza mezzi termini: "Sgarbi è  un Grillo lillipuziano con Grillo finora non abbiamo polemizzato perché è chiaro che con quella bocca e quel mestiere evidentemente può dire ciò che vuole. Nel suo piccolo analogo ragionamento vale anche per un Grillo lillipuziano quale è Vittorio Sgarbi".

FT

 

 


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