Volano stracci tra gli albergatori sulla testa dei terremotati

02 Novembre 2010   23:37  

Un gioco delle parti contraposte: se sono gli alberghi aquilani non ancora pagati completamente dal governo a minacciare di togliere il pasto e le lenzuola ai terremotati ospiti, c'è sempre un albergo della costa a proporsi di ospitare gli sventurati.

Se sono gli albergatori della costa a lamentarsi per la medesima ragione - in questi giorni è il caso di quelli di Tortoreto e Alba Adriatica - ecco che gli albergatori aquilani a sorpresa scendono in campo proponendo di accogliere a braccia aperte loro i terremotati concittadini, non gratis ovviamente.

Una mossa pensata, sembra di capire dalla lettera di fuoco della vice presidente vicaria di Federalberghi L'Aquila, Mara Quaianni, per dar forza e visibilità all'attacco frontale alla Federalberghi regionale e al commissario Chiodi, rei di non essere stati imparziali nella chiamamola ''gestione alberghiera'' dei terremotati, che agli alberghi, tralasciando il disagio del ritardo dei pagamenti, consentirà di raddoppiare minimo il fatturato in tempo di crisi.

Alla lettera fa seguito una replica di Federturismo Abruzzo, a firma di Giuseppe Vagnozzi, vice presidente di Federturismo Abruzzo e Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Teramo.

Mara Quaianni: ''L'Aquila minaccia, la costa mette in atto"

'' Il 21 maggio 2009, dopo appena 40 giorni dalla terribile tragedia, un campeggio di Roseto si rifiuta di somministrare i pasti ai terremotati aquilani ed è necessario l'intervento della Protezione civile per porre fine alla protesta, alla quale ne seguiranno altre da parte degli albergatori a causa dei tardivi pagamenti. Le associazioni dalla loro parte e la Protezione civile predispone i pagamenti.

Dopo 270 giorni di ritardo, L'Aquila si azzarda a mettere in atto una protesta (tra l'altro mai applicata) e il Regionale si schiera a favore del sistema politico tollerando in silenzio, tra l'altro, che gli albergatori aquilani vengano paragonati a Vincenzo Angelini.

Vogliamo porre fine alle polemiche sterili e aride che si sono create fra la Federalberghi Regionale e Provinciale L'Aquila, non senza però aver chiarito alcuni punti fondamentali.

La Federalberghi Abruzzo rivendica il diritto di essere stata fra i fautori nel sostegno dell'emergenza per i terremotati dell'Aquila: ovviamente in quel momento, colpita da una grave catastrofe, era più che logico, oltre che umano, dimostrare, almeno in quel caso, un po' di solidarietà.

Forse è stato l'unico caso in cui il Regionale è stato vicino alla città dell'Aquila, in quanto non si possono dimenticare i vari appelli lanciati dagli albergatori alle istituzioni in date antecedenti al 6 aprile 2009, quando la città stava morendo dal punto di vista turistico ed economico, ma mai tali appelli sono stati raccolti.

Dov'era il Regionale quando venivano stanziati finanziamenti solo per la costa e non per le zone interne? Grazie all'assessore La Barba riuscimmo a ottenere lo storno di alcune somme dall'interporto di Pescara e farle destinare alle zone interne dell'Abruzzo (i famosi Pop).

Dov'era quando si facevano contratti a favore della costa con la Neckrmann e la Thompson facendo fuori completamente le zone interne?

Dov'era quando gli albergatori facevano riunioni fiume con il presidente Caporale per cercare una soluzione per la città con una promozione ad hoc? Cioni c'era, il presidente della Confcommercio Fioravanti c'era, la provincia c'era, ma il regionale non ha mai preso a cuore la nostra situazione!

Chiariti questi punti, devo far presente che la linea da me assunta e pienamente condivisa non è altro che l'espressione di varie assemblee riunitesi democraticamente alla presenza degli organi provinciali della Confcommercio.

La linea sindacale che ci ha portato alla quasi totalità degli iscritti ha sempre seguìto la strada democratica, tra l'altro sempre vincente. Le proteste annunciate sono state solo proteste di tattica sindacale e mai messe in atto e grazie all'atteggiamento forte e deciso, ma soprattutto senza compromessi con il potere politico, siamo riusciti a ottenere risultati anche se non del tutto soddisfacenti.

Ancora una volta il regionale vuole gestire la situazione aquilana: il problema dell'emergenza terremoto ora è diventato un problema provinciale, considerato che quasi la totalità degli aquilani è ospitata nelle nostre strutture, strutture che hanno anticipato milioni di euro e che si stanno sostituendo al governo nell'affrontare l'emergenza.

Avremo voluto da parte degli organi regionali una solidarietà alla nostra protesta, oltre a un confronto aperto con tutti gli albergatori della provincia nostri iscritti, iscritti riportati in associazione sotto la mia vice presidenza vicaria negli ultimi due anni. Infine, venendo incontro alle richieste da parte delle istituzioni locali e dei nostri concittadini, abbiamo dato l'immediata disponibilità al rientro di tutti gli aquilani nelle nostre strutture.''

Giuseppe Vagnozzi, vice presidente di Federturismo: ''Gli albergatori sapevano fin dall'inizio che il pagamento non sarebbe stato immediato''

''La Federturismo dell'Abruzzo rende noto di voler prendere le distanze da chi continua a fare del terremoto un business e intende ribadire il massimo impegno e disponibilità ad apportare il proprio contributo in quel percorso comune, responsabile, costruttivo ed eticamente corretto, intrapreso con la Regione Abruzzo e la Protezione Civile, che ha l'obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini abruzzesi sfollati, interessi che ha ritenuto prioritari e a cui ha posposto anche quelli della stessa categoria rappresentata.

Da tempo siamo in contatto con le strutture commissariali ed in prima persona con il Presidente Chiodi, quale Commissario per la Ricostruzione e si sta lavorando, ormai da più di un anno dal disastroso sisma che ha colpito il territorio aquilano e che ha visto la forte ed instancabile sinergia della Regione Abruzzo, della Protezione Civile e delle Associazioni di categoria, al fine di trovare una soluzione capace di coniugare le esigenze dei cittadini aquilani sfollati con le criticità degli albergatori.

Gli albergatori sapevano fin dall'inizio che il pagamento non sarebbe stato immediato: è il momento di dire basta ad inutili e futili polemiche che, lungi dall'apportare contributi costruttivi per la gestione di quest'ultima delicata fase emergenziale, continuano ad evidenziare la posizione di chi, fin dal sei Aprile, ha intrapreso una ignobile caccia allo sfollato.

Gli albergatori sono perfettamente a conoscenza della tempistica necessaria in Regione per procedere ai pagamenti, sia sul fronte delle risorse per la ricostruzione che per le risorse per l'emergenza: il Commissario e la Sua struttura hanno fornito indicazioni precise in merito non solo in termini di impegno, già nelle norme e negli atti del Governo centrale, ma soprattutto in termini concreti di cassa".

 


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