Xavier Gordon-Brown, a 12 anni entra nella facoltà di matematica
11 Settembre 2012 18:37
Da piccolo genio della matematica a matricola all'Università, questo ragazzino è diventato il più giovane studente universitario in Regno Unito.
Battendo ogni record in qualità di più giovane studente universitario della storia britannica, menzione che gli è valso l’inserimento nella lista dei piccoli prodigi del mondo, riconosciuti per le loro menti geniali già in tenera età.
Come racconta il Daily Mail, prima di compiere 4 anni il piccolo del Sussex sapeva già a memoria le tabelline ed era in grado di compiere operazioni mentali semplici.
Xavier non è solo un genio in matematica: oltre ai calcoli complessi, si dedica ad altre passioni, come la musica e lo sport, portando a casa risultati importanti in tutti i campi.
Per esempio è un ottimo musicista e suona il clarinetto, il pianoforte e il violino.
Quando ha tempo libero si diletta anche con le lingue straniere (incluso il latino) e gli sport (calcio, taekwondo, trampolino elastico), e la domenica è sacra per la partita di pallone con gli amici.
E' troppo giovane per iscriversi a Facebook e gli è consentito utilizzare il telefonino solo per le emergenze.
A quattro anni sapeva già le tabelline e riusciva a fare calcoli aritmetici a doppia cifra mentalmente.
A otto anni, poi, ha ottenuto il voto più alto al GCSE (General Certificate of Secondary Education) un esame accademico che si sostiene al termine del percorso scolastico secondario solitamente a 16 anni.
A 10 anni era in grado di recitare a memoria le prime duemila cifre del Pi greco ed oggi è uno studente universitario. Un vero e proprio genio che neppure un mese fa ha festeggiato il suo dodicesimo compleanno.
Ma la vera passione di Xavier è la matematica: «La ama in maniera assoluta» racconta la madre.
«Prima di prendere la decisione di iscriverlo all'università ci abbiamo pensato molto, ma visto quanto la adora abbiamo fatto tutto il possibile per farlo studiare con ragazzi del suo stesso livello intellettuale».
La donna lo accompagna ovunque – anche perché, data la sua età, con lui deve esserci sempre un adulto – ma ammette di non capire «neanche una parola» delle lezioni alle quali il figlio è iscritto.
