Zazzetta ritenta il suicidio, l'assessore: ''Ha sempre rifiutato il nostro aiuto''

05 Marzo 2013   17:39  

L’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini commenta quando accaduto oggi in Comune, quando il signor Domenico Zazzara, detto Zazzetta, ha di nuovo minacciato il suicidio salendo sul terrazzo del Comune di Pescara.

“Nei confronti del signor Domenico Zazzara l’amministrazione comunale ha attivato ogni possibile forma di sostegno e di supporto sociale consentiti dalla legge, ricordando che si tratta di un utente che, nel 2010, ha perso l’alloggio popolare, di proprietà dell’Ater, di cui era titolare per una morosità pregressa elevatissima, e che in seguito ha rifiutato ogni progetto personalizzato di reinserimento sociale, predisposto dai nostri uffici che, a fronte dell’ospitalità, lo obbligava a operare come volontario presso il canile municipale di via Raiale per otto ore e mezza a settimana.

Peraltro il signor Zazzara ha rifiutato anche la sistemazione nel dormitorio della Caritas in quanto non vuole separarsi dal suo cane e, per altri problemi di ordine pubblico verificatisi nei mesi scorsi, non possiamo neanche più predisporre la sua accoglienza in uno degli alberghi convenzionati con il Comune.

Conosciamo il suo disagio legato alla mancanza di un alloggio, ma a oggi risulta estremamente difficile individuare un’ulteriore forma di sostegno sociale.

Comunque nella giornata odierna presso l’Ufficio Politica della Casa ha inoltrato una nuova domanda per l’assegnazione di un alloggio provvisorio, domanda che verrà valutata dalla Commissione Erp che vede la presenza anche di magistrati proprio per garantire la massima trasparenza e regolarità nelle procedure e nella redazione delle graduatoria degli aventi diritto”.

“Nel 2010 – ha ricordato l’assessore Cerolini – Domenico Zazzara ha subito lo sfratto esecutivo dall’alloggio popolare di via Aldo Moro disposto dall’Ater per morosità.

Zazzara si è rivolto ai Servizi sociali del Comune che, tenendo conto della particolare situazione personale dell’utente di forte disagio, ha predisposto una serie di iniziative di sostegno.

Inizialmente Zazzara è stato sistemato in un alloggio della Caritas, per il quale, superato un primo momento di adattamento, aveva accettato di versare circa 200 euro al mese per contribuire alle spese, somma che Zazzara però non ha mai versato, pur svolgendo alcune occupazioni.

Nel novembre 2010 Zazzara è stato trasferito all’interno di un albergo convenzionato con l’amministrazione comunale, nell’ambito di un progetto di reinserimento sociale, progetto personalizzato redatto dai nostri uffici: in sostanza il costo della permanenza nell’albergo era pari a 600 euro al mese, di cui 300 euro a carico della Caritas, 300 euro a carico del Comune.

In cambio di tale ospitalità l’amministrazione ha disposto che Zazzara prestasse servizio di volontariato all’interno del canile municipale di via Raiale tre volte a settimana, il lunedì e mercoledì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 9 alle 11.30, dunque otto ore e mezza a settimana, preoccupandoci anche di garantirgli una flessibilità tale da poter continuare a svolgere quei piccoli lavoretti di scarico merci per alcuni esercenti.

Purtroppo Zazzara è venuto subito meno a tutti gli impegni assunti e sottoscritti – ha proseguito l’assessore Cerolini - nel canile di via Raiale si è recato una sola volta, il 22 dicembre 2010, per poi sparire senza neanche avvisare la responsabile della struttura. E benché più volte sollecitato ha sempre rifiutato di riprendere il servizio.

Nel frattempo, lo scorso anno, Zazzara ha avuto problemi anche nell’albergo in cui era stato collocato, albergo che da quel momento ha escluso la sua presenza come ospite.

Da quel momento il signor Zazzara ha cominciato a campeggiare all’interno e all’esterno del Comune, dove l’amministrazione comunale ha cercato di garantirgli ogni forma possibile di aiuto in ottemperanza della legge.

Stamane ha di nuovo messo in scena la stessa protesta già vissuta più volte negli ultimi tre anni e mezzo: è salito all’ultimo piano del Comune, ha letteralmente sbullonato gli infissi di una delle finestre ed è penetrato sul terrazzo, per poi affacciarsi su piazza Italia e minacciare di lanciarsi nel vuoto. Sul posto sono ovviamente intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia di Stato e della Digos che, dopo circa mezz’ora, lo hanno persuaso a desistere e a scendere.

Una volta riacquistata la calma, il signor Zazzara è stato accompagnato nell’Ufficio Politica della Casa per presentare la domanda per l’assegnazione di un alloggio provvisorio, domanda che verrà esaminata dalla Commissione Erp”

 


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