Zona Franca Urbana: Chiodi aspetta il Governo

11 Luglio 2011   21:04  

Eravamo rimasti che dovesse essere la Regione a dare risposte all'Unione Europea: almeno stando alle dichiarazioni dei giorni scorsi di Miccichè.
A quanto pare, però, sulla Zona Franca il Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi aspetterebbe risposte dal Governo.

"Il Governo sta predisponendo le risposte alle osservazioni formulate dalla UE, la quale ha già espresso complessivamente parere favorevole. Quindi, a breve potrà essere uno strumento operativo" ha affermato Chiodi nel corso del Consiglio Regionale.
"Oggi siamo in fase di conclusione: prima istituita con una dotazione di 45 milioni, poi salvata dalla cancellazione della manovra dell’anno scorso, poi il raddoppio della dotazione da 45 a 90 milioni. Come dimostrato da recenti studi (CRESA) il problema dell’economia aquilana era già drammaticamente presente prima del 6 aprile 2009. Il terremoto ha acuito la tendenza. Per questo la ricostruzione deve rappresentare un’opportunità. Dobbiamo trasformare  questa città in una realtà con un forte dinamismo economico affinchè resti il capoluogo di regione non solo per riconoscimento burocratico ma per la capacità di attrarre investimenti sul territorio. Perchè la ricostruzione sia percepibile  dovranno arrivare la zona franca e i cantieri per il centro ma è stato fatto un lavoro enorme fino ad oggi su tutta la parte normativa e sulla progettazione”.
In una nota, la SGE dettaglia le spese:Il Governo ha stanziato circa 14 miliardi per la ricostruzione in Abruzzo. Sono stati spesi fino a giugno 2011 circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, sulle somme accreditate alla contabilità speciale della Stm e della Sge e alla Cassa depositi e prestiti. Questo il dettaglio delle maggiori voci di spesa: il Commissario delegato per la ricostruzione ha trasferito 53 milioni di euro per il ristoro dei danni alle attività produttive, 97 milioni per il pagamento degli alberghi che hanno ospitato gli sfollati, 286 milioni di euro (di cui 234 per il solo Comune dell'Aquila) per le spese emergenziali dei Comuni colpiti. Per la ricostruzione degli edifici privati, il Commissario ha trasferito 115 milioni di euro richiesti dai Comuni (circa 69 per L'Aquila). Per il ripristino degli immobili pubblici sono stati trasferiti 32 milioni al Provveditorato interregionale alle opere pubbliche e 5 milioni all’Ater. A questi si aggiungono 644 milioni spesi sulla iniziale disponibilità di 2 miliardi della Cassa depositi e prestiti. Stanziati oltre 39 milioni di euro in favore dei Comuni del ''cratere'' per il ripristino delle sedi municipali e di altri edifici pubblici.


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