Calcioscommesse: sotto la lente dei pm cinque partite del Pescara

10 Giugno 2011   13:36  

Ancora sviluppi, che coinvolgono l'Abruzzo nell'inchiesta sul Calcioscommesse, che hanno per ora portarono il 1 giugno scorso all'esecuzione di 16 ordinanze di custodia cautelare (sette in carcere e nove ai domicilari) e a 28 denunce.

Sarebbero infatti cinque le partite del Pescara, citate nelle intercettazioni e oggetto del'''attenzione degli scommettitori'' accusati dalla Procura di Cremona di aver truccato, o di avere tentato di farlo, l'esito e risultati degli incontri.

Queste le partite: Ascoli-Pescara 1-0 e a Pescara-Albinoleffe 2-0, Torino-Pescara 3-1, Pescara-Grosseto 2-2 e Modena-Pescara 1-0.

Protagonista delle intercettazioni il centrocampista del Pescara Luca Ariatti, viene citato in una telefonata tra Massimo Erodiani e l'ex-giocatore bianco-azzurro Gianfranco Parlato, come persona da contattare. Il che ovviamente non significa che Ariatti sia coinvolto nella torbida vicenda.

Una telefonata, pubblicata oggi dal quotidiano il Centro, considerata di interesse è quella tra il medico arrestato Marco Pirani ed il solito Erodiani. Si prefigurebbe un tentativo di pilotaggio, a cui però il Pescara avrebbe risposto picche:

Pirani: ''Grosseto-Pescara 2 a 2, quattro gol su corner.''

Erodiani: ''Sì, sì, fatto tutto al primo tempo.''

Pirani: ''Te vuoi dire che si son messi d'accordo quelli.''

Erodiani: ''No io, al Pescara, gliel'ha chiesto ma loro gli hanno detto di no, gliel'aveva chiesto il Pescara ma loro gli hanno detto di no, almeno, è la versione che c'è qua''

Nelle intercettazioni c'è poi un passaggio in cui Erodiani a chiede a Parlato di ''contattare il suo amico del Pescara che va a giocare a Modena, per chiedergli se possono perdere''.

Infine Gianfranco Parlato assicura che l'Albinoleffe a Pescara perderà la partita in quanto, scrivono gli inquirenti ''dirigerà l'incontro un arbitro amico del d.g. della squadra casalinga''.

Intanto oggi Marco Paoloni è arrivato in Procura a Cremona per essere interrogato dal Procuratore capo Roberto Di Martino che coordina le indagini sul calcioscommesse. Indagine che partì circa sette mesi fa proprio dal 27enne romano, portiere del Benevento ed ex della Cremonese, accusato di aver somministrato un sedativo, il "Minias", a cinque sui ex compagni della Cremonese, intossicando anche un collaboratore della società, prima di un match del novembre 2010 per "pregiudicarne sensibilmente il risultato sul campo".

Paoloni è giunto  a bordo di un furgone della polizia penitenziaria. L'avvelenamento fu denunciato dal direttore generale della Cremonese, Sandro Turotti, che il 10 dicembre dell'anno scorso sporse formale querela.e.




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