Elezioni, Pd: Stefania Pezzopane capolista al Senato, Marini "paracadutato" in seconda posizione

Domani si conosceranno gli altri due esterni

07 Gennaio 2013   17:08  

Sono ore decisive per sapere chi rappresenterà l'Abruzzo alle prossime elezioni politiche, all'interno delle liste Pd.

O meglio, per sapere chi verrà infilato dalla direzione nazionale, perché i nomi dei vittoriosi delle primarie sono cosa nota.

Ciò che né noto né scontato era, è il passaggio di Stefania Pezzopane, prima donna del Pd in Abruzzo e seconda assoluta, dopo Legnini, per numero di voti, vero il Senato.

Sarà capolista, imponendo così che il primo dei paracadutati, Franco Marini, si attesti secondo in lista.

"Avevo detto in tutte le riunioni che mi sarei candidata solo tramite primarie, si sono fatte e poi il secondo round. I candidati hanno messo la faccia, hanno speso di proprio, poi si è saputo che arrivavano anche quelli non eletti. Così nel comitato regionale del Pd ho sollecitato un problema, che poi è stato accolto: i capilista devono essere abruzzesi e devono essere passati per le primarie."

Così le liste di Camera e Senato saranno rispettivamente guidate da Giovanni Legnini e Stefania Pezzopane.

E gli esterni in tutto, saranno tre. uno sarà Marini, e gli altri si conosceranno nelle prossime ore. 

In tutto, dei 7 in lista per il Senato ne verranno eletti per certo tre e il nome del terzo, si saprà domani, giorno deputato a svelare tutti i nomi.

Intanto in queste ore lo stato maggiore del Pd lavora a pieno regime per mettere a punto nomi e soprattutto equilibri.

Equilibri che nel caso delle liste Abruzzesi deve, secondo la Pezzopane, riconoscere a L'Aquila il ruolo che ha.

Tutte le manovre con la dirigenza hanno fatto salire nel settimo posto alla Camera con Giovanni Lolli.

"L'Aquila ha un problema in più degli altri territori, abbiamo detto più volte che la provincia dell'Aquila, ha un problema in più: la ricostruzione, e va ben rappresentato in Parlamento."

E così si profila un possibile risultato doppio: due aquilani nei due rami del Parlamento.

Fuori resta chiaramente Giovanni D'Amico, che per la Pezzopane però potrà rientrare in altre posizioni. "Altre figure di riferimento dovranno essere scelte, ad esempio la presidenza della Regione, personalità nel Governo, e ci sarebbe spazio anche per lui."

E si lavora già da ora a trovare il nome di chi si occuperà dell'Aquila da dentro il Governo e la Pezzopane spiega: "Il sottosegretario deve essere tra gli eletti, e se possibile divenuto sottosegretario si dimette e lascia spazio ad altri."

di Barbara Bologna


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