Inchieste Pescara: PM interrogano Mons. Cuccarese

17 Aprile 2009   12:53  

"I soldi della Regione sono stati utilizzati per fare le opere e ciò è stato ampiamente dimostrato". Lo ha detto Giuliano Milia, uno dei legali dell'arcivescovo emerito di Pescara Penne Francesco Cuccarese, interrogato oggi per circa un'ora in Procura, nell'ambito dell'inchiesta sull'urbanistica e gli accordi di programma. Cuccarese, accusato di truffa ai danni dello Stato, è stato chiamato a rispondere sull'attività della sua Fondazione in Veritate e Caritate e in particolare sulla realizzazione della Cittadella della carità. Secondo l'accusa Cuccarese avrebbe parzialmente intascato fondi regionali per la costruzione dell'opera senza i passaggi obbligati. Prima di essere sottoposto all'interrogatorio davanti ai pm Pietro Mennini e Giuseppe Bellelli, l'arcivescovo ha dichiarato di aver cercato sempre "di fare gli interessi e il bene della città. Ci tenevo a realizzare - ha detto - la Cittadella della Carità, la cittadella dello sport, ma poi non è stato possibile realizzare per tanti motivi queste realtà. E come ho detto anche nel saluto alla popolazione - ha aggiunto - invece di offrirvi le opere che attraverso tanti sacrifici volevo a voi donare, vi lascio la mia umiliazione". Prima di Cuccarese i magistrati hanno ascoltato Luciano Carrozza, gestore della Fondazione dell'ex arcivescovo, indagato anche lui per truffa ai danni dello Stato. Carrozza al termine dell'interrogatorio ha detto di avere intenzione di produrre documenti sulla questione, aggiungendo di aver chiarito tutto. "E' una situazione complessa - ha sottolineato - perché si parla di sei anni di concessioni". Gli interrogatori degli indagati nell'ambito dell'inchiesta proseguiranno lunedì. Fra coloro che saranno ascoltati figura anche il presidente del Consiglio comunale di Pescara Vincenzo Dogali.

 


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