L'abbazia di San Clemente a Casuria torna all'antico splendore

08 Aprile 2011   12:32  

A due anni dal sisma e a seguito dei restauri ha riaperto le porte uno dei gioelli del patrimonio culturale abruzzese: l'Abbazia di San Clemente a Casauria.

Situato nel Comune di Castiglione a Casauria in Provincia di Pescara, il complesso monumentale e' tornato agli antichi splendori grazie all'intervento finanziario, di un milione e mezzo di euro, della Fondazione PescarAbruzzo e del World Monument Fund Europe e al lavoro dell'Ufficio del Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali nel territorio colpito dal terremoto.

E' stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, a rappresentare il governo alla cerimonia di riapertura del complesso monumentale dell'Abbazia di San Clemente a Casauria.

Tra gli altri partecipanti alla cerimonia: S.E.R. Mons. Tommaso Valentinetti Vescovo di Pescara, il Commissario per la ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il Vice Commissario per la tutela dei Beni Culturali nel territorio colpito dal sisma, Luciano Marchetti, il sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali Francesco Maria Giro.

E ancora: il Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici per l'Abruzzo, Fabrizio Magani, Il Presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il Sindaco di Castiglione a Casauria, Gianmarco Marsili. Presiederanno alla cerimonia il Presidente del World Monument Fund Europe, Bertrand du Vignaud e il Presidente della Fondazione PescarAbruzzo, Nicola Mattoscio

Ha detto Gianni Letta: "Un segnale di fiducia e di certezza prima ancora che di speranza. Rivederla cosi' splendente, ritornare quella meraviglia che era, fa una grande emozione e una grande soddisfazione", ha detto Letta.''

Il sottosegretario si e' fermato a salutare i familiari dell'architetto Berardino D'Eramo che ha lavorato al restauro dell'abbazia per la Soprintendenza abruzzese ma e' morto improvvisamente nei giorni scorsi. Per lui e' stato osservato un minuto di silenzio. Ai familiari e' stata consegnata una targa.

L'Abbazia di S. Clemente a Casauria fu  danneggiata dal fatidico sisma.

Essa e' composta sotto il profilo strutturale da quattro macroelementi: la facciata con il portico esterno, l'aula a doppia altezza con le navatelle laterali, il presbiterio con il transetto e l'abside. I danni maggiori si sono verificati nella meta' anteriore dell'aula, che conserva integro lo schema della grande chiesa voluta dall'Abate Leonate nel 1176, dove e' crollato il muro del timpano sopra l'arcone semicircolare che separa in due la navata centrale, rovinando parte all'esterno, parte all'interno e provocando anche danni all'ambone e al cero pasquale.

Sono state gravemente danneggiate le colonne cruciformi che separano la navata centrale dalla laterale sinistra e lesionati gli archetti che a meta' della chiesa costituiscono un diaframma di irrigidimento trasversale. La facciata non ha subito danni in occasione del sisma, grazie all'azione del vincolo esercitata dalle sei catene che la trattengono ancorata alla parete retrostante.

Quattro catene sono disposte alla quota del solaio sopra le volte a crociera del portico, le altre due, di cui una apposta recentemente, collegano a quote piu' elevate il lato sinistro della facciata.

Anche il portico non ha subito danni. Dell'antica chiesa, voluta da Federico II nel IX secolo, resta solo la cripta, testimonianza di cio' che e' stata l'Abbazia prima dell'intervento dell'abate Leonate.

Edificata, secondo quanto riportato nel Chronicon Casauriense, dall'Imperatore Ludovico II nel IX secolo la sua storia testimonia la lotta secolare condotta dagli abati benedettini contro ogni forma di sopruso. Nell'872, per concessione del pontefice, vi furono trasferite le ossa di San Clemente, da cui prese la denominazione.


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