Le fogne di Aringo che scorrono in salita: Goio incontra i cittadini ma i lavori vanno avanti

24 Dicembre 2012   10:32  

Nuova puntata dello strano caso dell'impianto fognario nellle frazioni di Montereale con pompa di risalita dei liquami.

Il commissario dell'emergenza del fiume Aterno-Pescara Adriano Goio ha incontrato i cittadini e gli amministratori di Montereale che con ottimi argomenti reputano l'intervento sbagliato e insostenibile economicamente, cosa confermata dai professionisti ed esperti in materia da noi consultati.

Il progetto lo ricordiamo prevede il collegamento delle reti fognarie di alcune delle frazioni di Montereale con il depuratore di Marana. Ma per collegare le due linee fognarie è pevisto un sistema di pompe ad alta pressione che operano in salita, con un dislivello di 30-50 metri, in tubazioni lunghe almeno 1,5 km. Una soluzione che fa nascere dubbi in quanto il sistema delle pompe previsto richiede la posa in opera di un locale a vista, un serbatoio per la raccolta dei liquami e soprattutto alzerà i costi sia per l’energia elettrica utilizzata per il funzionamento delle pompe che per la manutenzione. Spese queste tutte a carico dei contribuenti.

I cittadini non capisco il perchè non si sia deciso di ricongiungere le due reti fognarie più in basso, allungando il tracciato e utilizzando la pendenza naturale della costa dell’Alta Valle dell’Aterno. O ancora meglio, seguendo le indicazioni della Comunità europea e del Testo unico ambientale, realizzare efficientissimi impianti di fitodepurazione in loco.

Dal resoconto dell'incontro fatto dal signor Dario Tudini  - che riproduciamo integralmente qui di seguito - emergono alcuni aspetti che meritano una riflessione ed un approfondimento.

Il progetto tanto per cominciare non è stato deciso dal commissiario Adriano Goio, come erano  tutti convinti a Montereale, attuali amministratori compresi, ma da precedenti amministrazioni comunali.

Il commissario il progetto  se lo è ritrovato come si sul dire sulla scrivania già in fase esecutiva.

E neanche il commissario conosce l'importo dell'intervento e se sia stato fatto fatto un serio confronto con le alternative in termini di costi/benefici, ed anzi ha avuto difficolta per avere accesso agli atti.

E soprattutto il commissario, che nutre seri dubbi sulla bontà dell'intervento, ha reso noto ai basiti interlocutori che i lavori non possono essere fermati e il progetto non può più essere modificato,  perchè in fase avanzata di realizzazione, e perchè si dovrebbero pagare pesantissime penali.

Il consigliere regionale del Pdl Luca Ricciuti intanto promette al nostro microfono di approfondire la vicenda.

Il resoconto dell'incontro tra i cittadini e il commissiario Goio

''In data 18 dicembre 2012 dopo tanta sospirata attesa c’è stato l’incontro con l’Arc. Adriano Goio, Commissario delegato, e Dario Tudini per rispondere ai dubbi formulati da quest’ultimo sull’impianto fognario in costruzione nella Frazione Aringo paese di residenza di quest’ultimo.

Presenti all’incontro oltre ai due principali interessati sono stati: L’ing. Mario Dari Salisburgo, tecnico responsabile del progetto; Sig. Mauro Scarpellini, portavoce dell’associazione Aringo Club di Aringo con 250 famiglie iscritte; Sig. Bernardino Marchetti, Vicesindaco del comune di Montereale.

Alle ore 11,45 si è aperto il dibattito e il Dott. Goio ha spiegato le sue funzioni di commissario per il disinquinamento della Valle Dell’Aterno soffermandosi sul suo compito primario di sanare l’inquinamento del fiume con il colletta mento della rete fognaria.

Il Sig,. Tudini nel ribadire la conoscenza di questo mandato chiedeva al Dott. Goio e all’Ing. Dari risposta alle sue domande e precisamente:

1. il finanziamento prevede solo le opere di collettamento?

2. Le manutenzioni, i consumi e le sostituzioni pompe, sono a carico del Comune?

3. È stato fatto un calcolo dei costi per la ricongiunzione in caduta delle due linee di fognatura più a valle senza l’ausilio di pompe.

4. È stata fatta la previsione dei costi relativi al punto 2 confrontandoli con i costi relativi al punto 3.

Per quanto riguarda il primo punto, la risposta è stata che il finanziamento è per la bonifica delle acque del fiume Aterno dalle sorgenti, maggiormente inquinate, alla sua foce.

Per quanto riguarda il punto 2 i costi che scaturiscono per le manutenzioni, consumi e sostituzione di macchinari, ecc. verranno ripartiti con tutta la regione.

Per quanto riguarda i punti 3 e 4 non risulta presente nella documentazione atti o calcoli in tal senso.

Il sig. Tudini ribadisce ciò che ha riportato nelle missive precedenti, che essendo la sua frazione Aringo su un colle si poteva ricongiungere con impianto a caduta le due reti fognarie senza costi aggiuntivi sia a breve termine che a lungo termine come evidenziato sulla mappa catastale presentata in questa riunione.

Il commissario ribadisce che essendo ormai appaltato il lavoro e che questo è in stato avanzato di lavorazione, non si può ne fermare ne modificare in quanto la società appaltatrice può richiedere un danno, inoltre i calcoli di variante sarebbero alquanto onerosi e non più coperti da finanziamento.

Al Commissario e all’ Ing. Dari il Sig. Tudini fa presente che sabato è sorto un nuovo problema, causa la variante fatta sul progetto, il tubo ad alta pressione non passa più su terreni ma sulla strada comunale a ridosso di alcune abitazioni e il suo inserimento preclude la possibilità a queste utenze di collegarsi alla rete fognaria.

Sia il Commissario che l’Ing. Dari dichiarano impegnarsi a risolvere il problema creato da questa variante a loro non conosciuta e che si relazioneranno a breve con il comune per una probabile risoluzione.

Il sig. Mauro Scalpellini fa presente che nel territorio oltre al governo locale, sono presenti molte associazioni di tutela che secondo lui dovevano essere riunite, essendo a conoscenza dei luoghi, prima dell’inizio dei lavori per confrontarsi su eventuali problematiche ma anche su soluzioni, che avrebbero evitato sprechi o costi aggiuntivi.

Il commissario fa presente che anche lui si è trovato in una situazione anomala, in effetti ha sofferto per ottenere copia del progetto tanto che si è arrivati quasi alla richiesta con l’ausilio della forza pubblica.

Viene ovvio confermare che questo non è imputabile all’attuale amministrazione e neanche ai due commissari precedenti, se si controllano le OPCM e le date, tutti noi possiamo risalire all’amministrazione responsabile di una mancata comunicazione, non solo alle associazioni ma a tutti i cittadini praticamente se torniamo indietro nel tempo troveremo la stessa situazione accaduta per quanto riguarda il termovalorizzatore, quando si è cercato di far passare questa assurda realizzazione, senza aver sentito nessuno, tanto che i cittadini si sono dovuti unire in associazioni per la tutela della nostra valle.

Per finire possiamo dire che è stata un riunione professionale e garbata in cui molti nodi sono venuti al pettine, in cui ormai molte cose non possono essere variate senza creare un ulteriore danno, ma come ha specificato il Sig. Tudini non ha chiarito i dubbi manifestati e lo stesso ha fatto presente che chiederà spiegazioni in merito ai professionisti incaricati del progetto che secondo lui non hanno fatto un analisi dettagliata e professionale per il controllo dei costi.'' 

 


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